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Cittadini

Tremila studenti in piazza contro i tagli all’istruzione

Davide Mazzocco

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“Lasciate ogni speranza o voi che entrate”. Sul suo striscione, il collettivo del Liceo Gobetti ha scelto Dante Alighieri come padre nobile della manifestazione contro i tagli all’Istruzione che questa mattina ha affollato le vie del centro di Torino. La scuola italiana è dunque un inferno? Di certo l’autunno sarà caldo, come quello passato. Nel capoluogo piemontese sono stati circa tremila (secondo i dati della Polizia) gli studenti che hanno preso parte alla manifestazione. Dalle medie all’Università, gli studenti si sono uniti in corteo in piazza Albarello per poi dividersi in due tronconi – uno verso Palazzo Nuovo, l’altro verso piazza San Carlo – una volta raggiunta Piazza Vittorio Veneto.

Ad aprire il corteo è stato lo striscione “ora i conti li fate con noi!”, chiara allusione alla manovra che ha ulteriormente penalizzato la pubblica istruzione, già in ginocchio dopo le manovre finanziarie degli scorsi anni.  Alcuni studenti hanno esposto cartelli con le cifre dei finanziamenti pubblici ricevuti dagli istituti privati torinesi seguite da un laconico “i conti non tornano”. Il corteo è transitato davanti alle sedi di Equitalia, del Consiglio Regionale e del Ministero dell’istruzione, università e ricerca, dove vi è stato il lancio di qualche uovo. Alcuni scontrini sono stati attaccati sulle vetrine di una sede del gruppo Unicredit.

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