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Il direttore e un giornalista de La Stampa rinviati a giudizio per diffamazione nei confronti della Chiesa di Scientology

Redazione Quotidiano Piemontese

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Fra qualche mese in tribunale a Torino si svolgerà un inusuale confronto fra gli avvocati de La Stampa e della Chiesa di Scientology. Il direttore del quotidiano La Stampa Mario Calabresi e il giornalista Massimo Numa sono stati rinviati a giudizio per diffamazione aggravata nei confronti della Chiesa di Scientology. La decisione, del GUP dott.ssa Chinaglia, fa seguito a un a un esposto presentato nel 2009 da Scientology che aveva chiesto all’autorità giudiziaria, agli organi di controllo dell’Ordine dell’Ordine dei Giornalisti  e al Garante di competenza, di accertare la sussistenza di reati o di violazioni deontologiche a carico dei tre dipendenti del quotidiano a seguito di un articolo ritenuto altamente discriminatorio a danno della Chiesa di Scientology pubblicato il 4 novembre 2009 nella cronaca cittadina a firma dello stesso Massimo Numa.  Secondo Giuseppe Cicogna  portavoce della rappresentanza locale di Scientology: “In Italia le cause per diffamazione portano raramente ad esiti per chi viene danneggiato da propaganda denigratoria. Il risultato lo vediamo tutti i giorni nell’informazione urlata e scandalistica che cerca a tutti costi lo scoop nei confronti di chiunque esca dall’anonimato. Ma i Diritti Umani vengono costantemente calpestati da un certo modo di fare giornalismo e non si può continuare ad accettare questa situazione. Articoli del genere non fanno altro che alimentare l’odio. Non pretediamo che si parli bene di noi o che si creda in ciò che affermiamo: chiediamo solo che vengano rispettati le leggi ed i Diritti Umani che tutelano i cittadini e le associazioni da tentativi di creare ulteriore odio. Il rinvio a giudizio è un segnale molto importante in direzione della libertà religiosa e del rispetto dei diritti di tutte le minoranze.”

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