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Fu lui a provocare la morte del suo cavallo, fantino del Palio di Asti denunciato per maltrattamenti – video

Redazione Quotidiano Piemontese

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20130915-morte-Mamuthones-300x255Troppa voglia di vincere. Potrebbe riassumersi così la vicenda di Jonatan Bartoletti, conosciuto da tutti come “Scompiglio”, fantino entrato nella storia per aver vinto due volte il Palio di Siena e nelle cronache giudiziare per aver provocato la morte di un cavallo in quello di Asti.
Era il 15 settembre scorso quando, per anticipare la partenza della gara, il fantino frustò il suo cavallo che, istintivamente, partì al galoppo. La “mossa”, però, non era matura, gli altri cavalli dovevano ancora finire di posizionarsi e per questo il canapo era ancora alzato. Il suo baio “Mamuthones” inciampò, cadde e si ruppe le vertebre cervicali, morendo sul colpo.
Da allora, “Scompiglio” è stato prima squalificato per dieci anni dalla competizione piemontese, poi sono arrivate le denunce delle associazioni animaliste, dalla Lav all’Enpa, dall’Aidaa all’Oipa. Ora, il sostituto procuratore Laura Deodato gli ha notificato l’avviso di chiusura indagini e la conseguente richiesta di rinvio a giudizio per maltrattamenti:

Senza necessità, per effetto di energiche nerbate all’animale prima che i purosangue fossero tutti pronti per la partenza e prima che si desse avvio alla gara abbassando il canapo, induceva il cavallo, maschio purosangue di sei anni, a lanciarsi in corsa, inciampando sulla corda ancora issata, cadendo al suolo, urtando violentemente la testa con conseguente immediato decesso, così da accettare il rischio, in conseguenza della condotta intempestivamente tenuta, di cagionare la morte del cavallo

Bartoletti si difende tirando in ballo quel legame speciale che sempre lega il destriero al suo fantino

Era il mio cavallo, era un fedele amico con il quale ho passato mesi di lavoro per portarlo nelle migliori condizioni alla corsa. Siamo caduti entrambi, con la stessa dinamica. Il mio primo dispiacere è per il cavallo.

La vicenda proseguirà in tribunale.