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Cuneo

Carlin Petrini: Il caporalato c’è anche nelle Langhe e i produttori del vino devono estirparlo

Redazione Quotidiano Piemontese

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Carlin Petrini, fondatore di Slow Food, durante l’inaugurazione a Bra di Cheese ha parlato del caporalato in Piemonte: “La prevenzione contro il caporalato è importante per estirpare il problema al suo nascere. Se non andiamo all’origine, la situazione non la risolviamo. Coloro che comprano: il caporalato è gestito da cooperative di quei paesi li’ e i nostri produttori e la nostra industria che comprano quei prodotti dicono ‘non siamo noi, sono loro’.Ma se non si informano, allora sono complici. Se l’intermediario è lo schiavista di turno, allora sei responsabile, non è che non conti nulla. Ai produttori di vino e di frutta lo dico: devono avere documentato il reddito finale per ogni singolo cooperatore, perché i lavoratori sono sotto schiaffo. Il caporalato c’è anche dove si produce il Barolo che poi viene venduto a 60-80, 100 euro a bottiglia. Mimetizzato, ma c’è anche qui. I produttori devono essere i primi ad estirparlo perché in questa terra benedetta dalla situazione economica non può esistere che un lavoratore venga pagato 2 euro all’ora”.

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