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Biella

Il ritorno a Oropa dei Piemontesi: le storie di chi è andato a cercare fortuna

Redazione Quotidiano Piemontese

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L’esperienza di Ritorno ad Oropa, l’iniziativa che vuole riunire al famoso santuario del biellese, i piemontese migrati all’estero per un incontro fra passato e presente sta attirando interesse e ricordi di quanti sono andati a trovare fortuna all’estero.

Ecco una lettera arrivata ad Oropa

Sono un vecchio biellese mi chiamo Enzo Bruno Ventre e sono nato nel 1937 a vallemosso. Papa era di Portula(Granero) e Mamma di Cossato(Ronco). Un amica mi ha mandato l’invito del ritorno a Oropa dei piemontesi nel mondo. Dal 1957 vivo in brasile chissa che sia arrivata l’ora di rivedere e poter ringraziare inginocchiato davanti alla nostra madonnina per tutto quello che mi ha dato.
I ricordi di oropa sono molti, quando ero piccolino appena arrivati al santuario, genitori mi comperavano la canna con la punta di ferro e con questo mi sentivo un alpinista. Piu tardi con nonno e zii si prendeva il treno a ponte Guelpa per biella e poi sua a piedi fino ad oropa con la fernata al butalin per mangiare un panino di tumma o salame con burro.
Bei tempi, un altra passeggiata era treno fino a biella, trenino fino ad oropa e poi a piedi fino al mucrone.
Prima di dormire faccio le mie preghiere e bevo um po d’acqua che non é quella del Burnel di oropa. I ricordi sono molti, Birra Menabrea, il Ratafia, la tuma del Maccagno, i buoni beddu il salam’dl’ola, bagna cauda, e la grande polenta conscia… Com tutti quei deliziosi piatti che le nonne e mamma facevano. Non e facile vivere cosi lontano meno male che i ricordi sono sempre con noi. Vorrei avere informazioni piu dettagliate sul viaggio facendo tutte le escursioni e il prezzo totale di tutta questa passeggiata compresa la parte aerea.
Vorrei poter fare tutto insieme a mia moglie, non so se potró pagare tutto questo, in tutti i casi se non ce la faccio continuerò a sognare che non costa niente.
Con l’aiuto dia mia nipote, Giulia, mando questo e-mail. Chiedo scusa per l’incomodo ma quando ho ricevuto questo invito la mia testa ha incominciato a girare solo che poi piano piano ho messo, piedi per terra ed ora  vedremo quello che posso fare.
Poter partecipare a questo ritorno a Oropa e piú che un sogno solo che bisogna fare bene i conti.
In tutti i casi non ho Parole per ringraziarvi per l’iniziativa, se ce la faccio molto bene caso contrario faró il tifo per quelli che riusciranno a realizzare questo sogno.
Scuzate il mio italiano, Un caro saluto e grazie di tutto, Enzo.

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