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Alessandria

Ubriaco alla guida non si ferma al posto di blocco e scappa per 5 chilometri, denunciato parroco della Diocesi di Acqui

Redazione Quotidiano Piemontese

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Quando gli agenti hanno visto che era un sacerdote non credevano ai loro occhi: per cinque chilometri l’avevano inseguito per le strade di Genova dopo che il parroco non si era fermato all’alt. Non solo: quando è stato fermato è  sceso dall’auto barcollando. Effettuato il test aveva un tasso di alcol quattro volte superiore alla media. Decisamente troppo.

E’ stato denunciato il sacerdote della Diocesi di Acqui che nella notte di domenica, intorno alle 2, dopo non essersi fermato all’alt della polizia stradale, ha iniziato una folle fuga per le strade di Genova. Per cinque chilometri. Che ha tenuto impegnati gli agenti per circa mezz’ora. Tanto che per bloccare la fuga del sacerdote ci sono volute due volanti che si sono dovute mettere di traverso in mezzo alla strada.

A bordo della sua auto, una Panda grigio scuro, quando ha visto la paletta di uno degli agenti alzata, al posto di fermarsi ha accelerato ed è scappato per le vie del centro.

Il sacerdote, 44enne, adesso rischia grosso: oltre alla denuncia e la sanzione amministrativa per non essersi vermato a due semafori rossi, infatti, rischia il processo. L’auto, intestata alla curia, è stata consegnata a un altro sacerdote della stessa curia.

Quando è stato fermato, riporta la Stampa, il sacerdote ha spiegato che non si era accorto di essere inseguito “pensavo di avere dietro la mia auto un’ambulanza e ho cercato di accelerare per non essere d’intralcio”.

Agli agenti, spiega la Stampa, il sacerdote ha raccontato: “Ho commesso un grave errore – dice – non dovevo fare una cosa del genere. E per il mio comportamento chiedo scusa a tutti gli agenti che sono stati impegnati domenica sera a causa mia. Mi spiace davvero. Avevo deciso di venire a Genova per trascorrere qualche ora di serenità. Sono andato a mangiare in un ristorante della Fiumara una frittura di pesce e ho bevuto prima del vino poi la birra. Ho mangiato poco e forse questo ha aumentato l’effetto dell’alcol”.

Dalla curia di Acqui sottolineano che il sacerdote sta attraversando un momento di difficoltà che lo ha portato a commettere l’errore.

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