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Ambiente

La Regione Piemonte ha firmato con il Mibact l’accordo sul Piano Paesistico regionale

Redazione Quotidiano Piemontese

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La Regione Piemonte ha firmato con il Mibact l’accordo sul Piano Paesistico regionale in occasione della prima Giornata nazionale del paesaggio italiano, che, come spiega il presidente della Regione,Sergio Chiamparino, è frutto “di un lavoro che andava avanti da tempo  che noi abbiamo chiuso consapevoli che il paesaggio non è solo una parte del contesto in cui viviamo, ma una delle risorse sulle quali il Paese e una regione come il Piemonte devono investire per diventare più attrattivi, anche dal punto di vista economico. Insomma, una vera risorsa culturale strategica”.

L’accordo tra Regione Piemonte e Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo è propedeutico all’approvazione del Piano paesaggistico regionale (Ppr), è stato stipulato oggi a Roma dal ministro Dario Franceschini e dal presidente della Giunta regionale del Piemonte, Sergio Chiamparino, accompagnato dall’assessore regionale all’Ambiente, Programmazione territoriale e paesaggistica, Alberto Valmaggia, nell’ambito delle manifestazioni promosse per la Giornata nazionale del paesaggio.

L’accordo, previsto dal Codice dei Beni culturali e del paesaggio, oltre a ratificare gli elaborati che compongono il piano, stabilisce le azioni e le modalità congiunte Regione-Ministero per il prosieguo della fase attuativa.

Il Piemonte è rappresentato con oltre 2060 elementi di rilevanza paesaggistica, storica e culturale  tra cui cascate, ville, chiese, torri,  fortificazioni, cascine, borgate e vestigia storiche del territorio come le Residenze Sabaude, i Sacri Monti, i palazzi e i castelli che caratterizzano il paesaggio regionale. A ciò si aggiunge la ricognizione di 370 singoli beni paesaggistici e delle numerose aree tutelate del Piemonte tra cui 199 laghi, 1837 fiumi e corsi d’acqua, 109 aree protette, 94 zone di interesse archeologico, per una superficie tutelata pari al 61% del totale del territorio.

Una molteplicità di luoghi riconosciuti per il loro particolare significato iconografico e culturale, come ad esempio il Sito UNESCO dei “Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”, che rappresenta uno dei primi risultati in attuazione delle previsioni del Ppr.

Il piano è stato elaborato mediante indagini realizzate a scale diverse ed è composto da una cospicua parte conoscitiva delle componenti paesaggistiche che coprono tutto il territorio regionale, articolato in 76 ambiti di paesaggio come richiesto dal Codice, per ognuno dei quali sono stati individuati i principali fattori strutturanti e stabiliti specifici obiettivi di qualità paesaggistica.

La ricognizione di tutti i beni paesaggistici del Piemonte, definiti a scala di dettaglio, è contenuta nell’omonimo Catalogo. Il Ppr, quindi, garantisce la certezza dell’individuazione dei beni e regole chiare per semplificare le valutazioni nei procedimenti di autorizzazione paesaggistica. Le regole e i limiti per le trasformazioni sono contenuti nel Catalogo e nel fascicolo delle Norme di attuazione articolate per indirizzi, direttive e prescrizioni.

 

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