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Cultura

Bernie e il giovane faraone, il film Disney 2019 è stato girato al Museo Egizio di Torino

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Si chiama “Berni e il Giovane Faraone”, uscirà nelle sale italiane tra marzo e aprile 2019 distribuito da The Walt Disney Company Italia ed è il nuovo film live action prodotto da Piero Crispino per 3ZERO2 e co-prodotto da The Walt Disney Company Italia. Ed è stato girato completamente a Torino, con set principale il Museo Egizio.

Diretto da Marco Chiarini, nasce da un progetto di Film Commission poi reso sceneggiatura da 3ZERO2. Protagonisti sono due giovanissimi. La chierese Emily De Meyer e il milanese Jacopo Barzaghi. Martedì 6 novembre ultima giornata di riprese per un’avventura che si è svolta prevalentemente al Museo Egizio.

Ram (Jacopo Barzaghi), un ragazzo di tremila anni figlio della potente dinastia di faraoni Ramsete, viene catapultato nel caotico mondo contemporaneo. Un adolescente che era stato educato per essere venerato e governare che si ritrova a essere trattato come un diverso. Berenice (Emily De Meyer) è una giovane ragazza che vive sulla sua pelle il disagio tipicamente adolescenziale di sentirsi sempre fuori posto e che si ritrova coinvolta in una lontana e misteriosa profezia egizia, e attraverso il suo sangue, risveglia una mummia nel museo Egizio di Torino. Insieme, i due ragazzi vivranno un’avventura avvincente, piena di elementi fantastici e di riferimenti alla storia dell’antico Egitto.

Daniel Frigo, Country Manager The Walt Disney Company Italia ha dichiarato “Siamo davvero molto entusiasti di poter dare vita a questa nuova produzione tutta italiana, alla scoperta di un mondo tanto misterioso quanto affascinante. A rendere tutto ancora più avvincente è la disponibilità di un set prestigioso come il Museo Egizio di Torino, il più antico al mondo nella sua categoria”.

Piero Crispino, Produttore per 3Zero2 continua “Un film particolare ed unico: per la prima volta un film fantasy, genere che già rappresenta un’eccezione per il cinema italiano, racconta una storia ambientata nel bellissimo Museo Egizio di Torino. Il fascino della città e di queste location così particolari esalterà l’estetica del film e contribuirà in modo determinante a dare un grande spessore al racconto”.

“La collaborazione con Disney e 3ZERO2” – ha dichiarato Evelina Christillin, Presidente del Museo Egizio – “è stata un’ottima opportunità per tutti: ambientando il racconto nelle sale museali, la produzione ha scelto di puntare sul patrimonio culturale e, parallelamente, ha consentito all’Egizio di diventare ancora più famigliare per i giovanissimi, un luogo in cui far viaggiare la fantasia. Anche da un punto di vista operativo è stato un rapporto assai proficuo, che non ha sottratto il museo ai suoi visitatori neppur per un’ora. Tutte le riprese si sono svolte con modalità impeccabile in orario di chiusura e nel pieno rispetto delle collezioni”.

“Un progetto importante per la nostra Città sotto vari punti di vista, realizzato con una troupe composta quasi interamente da professionisti locali, circa 30 su 42” commenta il Presidente di FCTP Paolo Damilano, aggiungendo che “l’avventura fiabesca dei due fanciulli è incentrata sul mondo egizio, valorizzando in maniera inedita un polo museale che è un’eccellenza internazionale e motivo d’orgoglio torinese. A questo si aggiunge il grande piacere di poter vedere in produzione un progetto nato nel 2015 proprio dal laboratorio di scrittura promosso da FCTP, FictionLab, dove gli autori ebbero l’opportunità di sviluppare una prima versione del concept”

Oltre al Museo Egizio le riprese di “Berni e il giovane Faraone” hanno toccato il Collegio San Giuseppe, IRV – Istituto di Riposo per la Vecchiaia (Poveri Vecchi) e ville private in Torino e in Moncalieri.

Altro importante elemento distintivo della produzione è stato l’applicazione del protocollo Edison Green Movie, le prime linee guida europee per il cinema sostenibile, che ha messo in pratica varie misure previste dal progetto Green Set curato da FCTP.

Seguendo Edison Green Movie, 3ZERO2 ha ripensato l’intero ciclo produttivo del film adottando comportamenti di risparmio, rispetto e uso intelligente delle risorse. L’applicazione del protocollo a tutte le fasi di produzione ha permesso di ottimizzare i consumi energetici e di materiali contribuendo a ridurre l’impatto ambientale del film e portando concreti risparmi economici.

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