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Piemonte

I corrotti restituiscano ciò che hanno rubato: l’appello a Napolitano

Franco Borgogno

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Da sempre è noto che la corruzione mina ogni società, tanto più una democrazia, nelle proprie fondamenta. Organismi internazionali indipendenti certificano quanto purtroppo già conosciamo: l’Italia è pericolosamente frenata e menomata nelle proprie potenzialità da questo vero e proprio flagello sociale. Per questo ci sembra importante, al di là di qualunque valutazione politica e in tutta serenità, riproporre l’appello di Libera e Avviso Pubblico, da firmare e sottoporre al Presidente della Repubblica. Giorgio Napolitano.

La corruzione minaccia il prestigio e la credibilità delle istituzioni, inquina e distorce gravemente l’economia, sottrae risorse destinate al bene della comunità, corrode il senso civico e la stessa cultura democratica. Per questo motivo raccoglieremo un milione e mezzo di cartoline da inviare al Presidente Napolitano per chiedergli di intervenire, nelle forme e nei modi che riterrà più opportuni, affinché il governo e il Parlamento ratifichino quanto prima e diano concreta attuazione ai trattati, alle convenzioni internazionali e alle direttive comunitarie in materia di lotta alla corruzione nonché alle norme, introdotte con la legge Finanziaria del 2007, per la confisca e l’uso sociale dei beni sottratti ai corrotti.

Questo il link utile:

http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1

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