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Cronaca

Corte dei Conti: Regione Piemonte nel 2009 attenta alle regole

Franco Borgogno

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Resta qualche irregolarità ma la gestione dei conti in Piemonte è sostanzialmente positiva. E’ quanto è scritto nella relazione della Corte dei Conti piemontese presentata dal suo presidente, il magistrato Salvatore Sfrecola, questa mattina a Torino, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2011. Sfrecola ha precisato che “dalle rilevazioni fatte sull’attivita’ della Regione, delle Asl e su alcuni enti locali, abbiamo individuato qualche elemento di irregolarita’, ma nel complesso la Regione Piemonte ha dimostrato di essere attenta alle regole”. In particolare “per quanto riguarda l’amministrazione generale dei conti – ha detto Sfrecola – non si sono registrate particolari criticità”. Nell’esercizio finanziario 2009 sono leggermente aumentate le somme incassate, da quasi 9,3 milioni di euro del 2008 hanno sfiorato i 10 milioni nel 2009. In generale “la spesa e’ aumentata nei limiti – ha spiegato Sfrecola – e i residui passivi sono stati quasi azzerati”. Il controllo sui consuntivi 2008 ha riguardato anche 1214 Comuni e le otto Province piemontesi con alcune irregolarità in 59 enti (56 Comuni e tre Province). L’ente di controllo ha anche analizzato i bilanci 2008 delle Aziende sanitarie regionali: “pur in assenza di irregolarità da potersi definire gravi – si legge nella relazione – sono emerse disfunzioni del sistema e criticità gestionali”. Tra queste anche l’aumento dei costi in alcuni ambiti come la spesa farmaceutica e “la rilevanza della spesa per consulenze e altre collaborazioni di tipo sanitario, in particolare da privato, nonchè gli incrementi dei costi per premi assicurativi nonostante l’avvio da parte della Regione, dal 2007, di un programma di assicurazione assistita”.
Nella sua relazione Sfrecola , riferendosi alla “svolta federale”, ha poi sottolineato che uno dei maggiori benefici che ci si aspetta “e’ il conferimento di beni dallo Stato alle amministrazioni locali con la possibilita’ di ottenere una migliore redditivita’ del patrimonio trasferito”.
Per quanto riguarda l’attivita’ 2010 della Corte dei Conti piemontese sono state 1725 le denunce pervenute, 1361 le vertenze archiviate mentre sono stati 43 gli atti di citazione in giudizio e 9 gli appelli e i ricorsi in Cassazione. L’anno si e’ chiuso con 2654 vertenze in carico, una richiesta di danni erariali relativi ad atti di citazione emessi ne 2010 di oltre 22 milioni di euro e sequestri conservativi, richiesti e autorizzati, per circa 15,7 milioni di euro.

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