Seguici su

Piemonte

150°: il vescovo Nosiglia ricorda i poveri e sprona i giovani

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

Nei giorni della festeggiamenti e delle ricorrenze per i 150 anni dell’Unità d’Italia, il vescovo di Torino Cesare Nosiglia non dimentica chi in passato ed anche oggi soffre e vive in condizioni di povertà. Se l’Italia è cresciuta ed è diventata una nazione libera, democratica e benestante il compito che attende oggi la comunità torinese è quello di non dimenticare coloro che si trovano in situazioni di disagio e difficoltà. E, infatti, oltre le luci della ribaltà e la gioia apparente, cresce la povertà anche nell’Italia del 2011 e nella diocesi torinese.Nel corso dell’omelia celebrata al Santurario della Consolata di Torino del 19 marzo  il vescovo  Cesare Nosiglia per celebrare e ringraziare i 150 anni di unità nazionale ha anche ricordato che:  “Di fronte alle crescenti sfide che il rapido e tumultuoso cambiamento in atto nel mondo pone al nostro Paese, c’è bisogno di uno scatto morale e di una ripresa spirituale da parte delle varie componenti familiari, politiche, economiche, sociali, per rinsaldare con fiducia il cammino della nazione di cui ciascuno si deve sentire responsabile e chiamato a fare la sua parte, anche con sacrificio personale, per ridare fiato alla speranza di un domani migliore. Nessuno può sottrarsi a questo compito, tanto meno i giovani che sono stati a suo tempo protagonisti del percorso unitario del nostro Paese e che anche oggi sono chiamati a dare speranza al cammino di noi tutti.

Ai giovani si è poi ancora rivolto il vescovo di Torino,  invitandoli a formarsi con coscienziosità e ad operare insieme, per un futuro di autentico sviluppo che salvaguardi sempre l’etica della persona e della comunione nel campo della finanza, dell’economia e del lavoro, della promozione dei valori civili, morali e spirituali, della legalità e accoglienza solidale verso tutti, di un esercizio della democrazia fatta di diritti e di doveri condivisi, di creatività e coraggio innovativo. Ai giovani tocca indicare la via del futuro e agli adulti e anziani il dovere di accompagnarli con la ricchezza della loro esperienza e l’impegno di fare loro spazio in ogni ambito del vissuto sociale, a cominciare dal lavoro e dalle crescenti responsabilità che li attendono.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese