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Cronaca

Profughi: domani incontro Governo-Regioni per stabilire 7 nuovi centri di accoglienza

Redazione Quotidiano Piemontese

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La confusione regna sovrana e totale. In tutta questa confusione, a metà pomeriggio il ministro La Russa ha spiegato di avere individuato altri 7 siti per ospitare gli immigrati in attesa di riconoscimento e quindi di accoglienza o espulsione. Tutti siti al Nord, ma al momento non si sa quali siano. A questo proposito, il Ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto ha convocato per domani, venerdì 1 aprile, alle 9 a Palazzo Chigi la prima riunione della cabina di regia con le Regioni, i Comuni e le Province sull’emergenza immigrazione.

“L’incontro di domani dà il segno – ha spiegato il ministro – dell’urgenza con la quale il Governo vuole agire sul fronte dei flussi migratori. Infatti la riunione di domani segue di poche ore la Conferenza Unificata tenutasi ieri sempre a Palazzo Chigi”. Il presidente della Regione Piemone, Roberto Cota, sostiene che “non è detto che arrivino in Piemonte”. Il ministro Maroni sottolinea “atteggiamenti di rifiuto non possono essere giustificati, è un’emergenza grave che richiede il concorso di tutte le regioni”.

Sulla questione profughi e immigrati, il quadro è sempre più drammatico. La riunione di ieri tra governo, regioni ed enti locali non ha chiarito granchè. In coda, pubblichiamo il testo dell’accordo e il commento del presidente della Conferenza delle Regioni italiane, Vasco Errani. Ma in questo caso si parla soltanto di profughi che, a differenza di quanto affermano con sicurezza alcuni, non sono soltanto libici, ma coloro che dimostreranno di avere i requisiti (possono certamente essere anche somali, eritrei ecc… ma pure molti altri). E, comunque, i libici andrebbero identificati tra tutti gli altri: questo richiede giorni.

Ammesso che siano comunque pochi, prima si deve procedere all’identificazione di tutti quelli che sono arrivati. Alla domanda: dove viene fatta l’identificazione? Le risposte sino ad ora sono state molto vaghe: c’è chi (alcuni ministri) dice a bordo delle navi e chi (sempre ministri) dice nelle tendopoli allestite – al momento – nel centro sud. Ma: possibile far restare in mare per giorni migliaia di persone in attesa di identificazione? Possibile pensare davvero che possano restare nei campeggi (oltretutto, in mancanza di strutture igienico-sanitarie adeguate) in attesa di essere espulsi? Difficile, infatti molti sono già fuggiti e tentano di completare il viaggio verso la Francia e altri Paesi europei.

Resta, quindi, il fortissimo dubbio che la totale disorganizzazione sia perseguita scientificamente per speculare elettoralmente/politicamente sulla paura e la rabbia (pensare che proprio il Governo avverte da oltre un mese sulla probabilità di questa ‘invasione’, ma non ha preparato nulla…). E restano due assolute certezze: che i francesi stiano giocando sporchissimo e che il nostro Governo abbia totalmente perso credibilità e peso all’interno della comunità internazionale, non venendo considerato in alcun modo e a qualunque livello (Europa, coalizione dei cosiddetti ‘volenterosi’, coalizioni mondiali…).

ARENA ROCK HA UN GESTORE. Le società Expo Rent, Stamas Racing ed Expo Group si sono aggiudicate la gara bandita dal Comune di Torino per affidare la gestione dell’Arena Rock, la struttura realizzata nell’area della Continassa e attrezzata per ospitare concerti, rappresentazioni teatrali, spettacoli e altre manifestazioni. “All’Arena Rock – sottolinea l’assessore allo Sport, Giuseppe Sbriglio – serve un gestore che la faccia finalmente decollare come luogo di entertainment. Grazie alla gara bandita lo scorso dicembre è stato trovato un pool di soggetti che si faranno carico di organizzare eventi in quest’area polivalente che può ospitare da spettacoli musicali a gare motoristiche ecocompatibili con go-kart a basso impatto acustico, ad altre manifestazioni”.Come abbiamo detto, però, il Comune di Torino ha messo gli spazi dell’Arena Rock a disposizione della Prefettura per l’eventuale necessità di accoglienza  temporanea dei nordafricani attualmente a Lampedusa. Le società Expo Rent, Stamas Racing ed Expo Group, al termine del periodo di possesso della Prefettura, prenderanno in consegna la struttura nelle condizioni in cui si trova attualmente.

 

L’ACCORDO. Nella seduta straordinaria della Conferenza unificata del 30 marzo 2011 il Governo, le Regioni e Province autonome e gli Enti locali sanciscono il seguente Accordo:

sulla base della richiesta avanzata dal Governo per affrontare l’emergenza profughi attraverso uno sforzo comune e condiviso fra Governo, Regioni e Autonomie locali e un impegno coerente di solidarietà che riguarda tutto il Paese e l’intero Sistema istituzionale, di cui in primo luogo il Governo, nella sua collegialità, è il Garante, si condivide che, in relazione alla previsione fino a 50mila profughi, questi siano equamente distribuiti nel territorio nazionale in ciascuna Regione, escluso l’Abruzzo.

Tale flusso territoriale sarà definito nei prossimi giorni da una Cabina di regia nazionale, coordinata dal Governo, con le Regioni e gli Enti locali ed articolata nelle diverse realtà regionali, coinvolgendo le Prefetture.

Per quanto riguarda il problema dei minori stranieri non accompagnati, il Governo si impegna ad individuare risorse stabili e pluriennali al sostegno della collocazione nelle case famiglia attraverso i Comuni.Inoltre, il Governo accoglie con favore la disponibilità di posti aggiuntivi messi a disposizione dallo SPRAR e si impegna a finanziarlo.

Il Governo, in relazione alla gestione di sua competenza della immigrazione clandestina, nella piena applicazione delle norme conseguenti, si impegna ad assicurare un criterio di equa e sostenibile attribuzione degli immigrati che risultassero clandestini in tutto il territorio nazionale, sentiti gli Enti territoriali interessati.

Le risorse finanziarie necessarie a gestire la situazione emergenziale sono totalmente a carico del Governo.

Le Regioni, le Autonomie locali e il Governo si impegnano ad avviare un’iniziativa verso le Istituzioni europee, per affrontare nel rispetto delle norme europee l’emergenza umanitaria.

ERRANI. “In queste settimane – ha spiegato Errani – sono state dette molte cose sbagliate e la gestione di Lampedusa è stata inadeguata. Con questa intesa diciamo che c’è l’impegno di solidarieta’ per affrontare l’emergenza profughi che riguarda tutto il Paese. C’e’ un coordinamento tra enti locali e governo per definire un percorso che assicura che a tutte le Regioni sia stata assegnata una quota di profughi e c’è la messa a disposizione di risorse da parte del Governo per assicurare la collocazione in case famiglie dei minori non accompagnati’”.

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