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Piemonte

La volteggiante vita di Roberto Rosso da Trino, ora sottosegretario all’agricoltura

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Il 14 dicembre 2010 ha votato la sfiducia al governo Berlusconi, oggi diventa sottosegretario all’Agricoltura, “colmando un gap grazie alla sua competenza ed esperienza”. Di strade (o forse di rotatorie) Roberto Rosso nella sua lunga carriera politica ne ha percorse tante: da consigliere Dc a Trino a Palazzo Grazioli, in quella visita a casa Berlusconi – il 17 febbraio 2011 – dove il politico vercellese deve aver avuto un’illuminazione (tornando all’ovile dopo l’eversiva scelta di entrare in Fli). O forse anche lui, come il collega “responsabile” Domenico Scilipoti, ha deciso eroicamente di assumersi la sua responsabilità di fronte “al mondo intero”. Meno male.

DALLA DC A FORZA ITALIA. Rosso entra in politica giovanissimo: a 19 anni, come ricordato, è già iscritto alla Dc e viene eletto consigliere a Trino, il suo paese d’origine. In seguito ricopre i ruoli di vicesegretario regionale e di consigliere provinciale a Vercelli. Dopo lo scioglimento della Balena Bianca, nel 1994 aderisce a Forza Italia (diventa coordinatore regionale nel 1999) e viene eletto per la prima volta deputato, dove è confermato nel 1996, nel 2001 e nel 2006. Nel 2001 Rosso sfida coraggiosamente (il coraggio non manca, al neo sottosegretario) Chiamparino, perdendo al ballottaggio. Una sconfitta che non ferma la sua carriera politica: nel 2002 il partito lo nomina commissario straordinario in Friuli-Venezia Giulia e responsabile nazionale per i rapporti con il mondo del lavoro e con le organizzazioni sindacali. Nel 2005 il suo debutto al governo: viene nominato sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali nel terzo governo Berlusconi, mentre l’anno dopo è nominato responsabile nazionale del dipartimento di Forza Italia Politiche sociali e Welfare.

DAL PDL A FLI. Nel 2008 Rosso, coerentemente, entra nel neonato Popolo della libertà. Ma quando Fini decide di uscire dalla maggioranza, lo segue a spron battuto iscrivendosi al gruppo di Futuro e Libertà (diventandone coordinatore piemontese), rilasciando dichiarazioni di fuoco contro il Popolo della libertà e facendo scandalizzare Ghigo e Ghiglia: “Siamo scioccati, il Pdl Rosso non solo lo ha ricandidato in parlamento nel 2008, ma gli ha addirittura rinnovato l’incarico di vice presidente della Commissione Agricoltura”. Niente paura, bastano due mesi e arriva la retromarcia (non prima di aver votato al sfiducia): “Ho riflettuto per tempo e il dilemma è sempre stato questo: continuo a stare in questo partito o ritorno a casa? E ho scelto. Fini è un galantuomo, squisito, ma Silvio mi ha sempre voluto bene”. Dunque, tra lo squisito Gianfranco e papà Silvio, Rosso ha infine (infine?) optato per il secondo, diventando subito coordinatore Pdl a Vercelli. E ora, dopo mesi di annunci è finalmente arrivato quel rimpastino che i vari Scilipoti e Rosso aspettavano. Il ‘nostro’ è stato giustamente ricompensato per il suo ritorno a casa: diventerà sottosegretario all’Agricoltura (saranno felicissimi Ghigo e Ghiglia). Un ruolo che, ha confidato in un’intervista a Clandestinoweb, aveva esplicitamente richiesto, soprattutto visti gli ottimi rapporti che intercorrono tra lui e il ministro Romano (entrambi ex Dc).

Che dire? Finalmente, con la sua nomina, viene “colmato un gap”.

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