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Bertola (5 Stelle) scrive al Prefetto: “Sui manifesti elettorali scorrettezza intollerabile”

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Come in ogni campagna politica italiana che si rispetti arriva il momento delle rivendicazioni su manifesti e spazi elettorali. A dare il via alle danze (certe) è stato il candidato grillino Vittorio Bertola, che ha scritto ieri una lettera al prefetto Alberto Di Pace e al sindaco (ancora per poco) Sergio Chiamparino. Secondo l’esponente del Movimento 5 Stelle “quest’anno si è raggiunto un livello intollerabile a causa della mancanza di rispetto delle regole da parte della maggior parte delle forze coinvolte”. In effetti, a vedere le “prove” esibite da Bertola le recriminazioni sembrano fondate come l’esistenza dell’acqua calda: “Come è facilmente osservabile girando per le strade di Torino, è in atto una corsa continua a ricoprire qualsiasi spazio possibile con i propri manifesti, disattendendo totalmente le regole ed oscurando i manifesti correttamente affissi negli spazi comunali assegnati”.

Bertola si spinge a definire questo vizietto tutto italiano “irrispettoso delle regole democratiche, perchè i manifesti sono alla fine pagati dai cittadini tramite il meccanismo dei rimborsi elettorali” (rimborsi che il Movimento 5 Stelle rifiuta). “Noi chiediamo soltanto di poter usufruire del singolo spazio che ci spetta per legge, senza che i nostri manifesti vengano strappati o coperti dopo poche ore; questa è una precondizione per la regolarità della campagna elettorale”. Altrimenti, minaccia Bertola, “ci riserviamo la possibilità di contestare la validità delle stesse elezioni”.

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