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Punto mercato Toro: Ventura sfida la ‘tradizione’ Cairo, vuole la squadra completa per il ritiro

Redazione Quotidiano Piemontese

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11 luglio, ritiro di Sappada, sulle Dolomiti. Entro quella data, il nuovo allenatore Giampiero Ventura vuole la rosa (quasi) definitiva per il suo Torino targato 4-2-4. Serve un’impresa, di quelle finora mai riuscite alla coppia Cairo-Petrachi, perché ad oggi i tesserati del Toro sono 11 (Morello, Di Cesare, Ogbonna, D’Ambrosio, Pratali, Zanetti, Pagano, Gasbarroni, Bianchi, Sgrigna e il nuovo arrivato Ebagua), più tre primavera (i ’92 Miello, Scaglia e Comi). Il centravanti Rolando Bianchi è in partenza (la Dinamo Kiev si sarebbe aggiunta alle pretendenti nostrane), il fresco azzurro Angelo Ogbonna ha tanto mercato (Cairo vorrebbe 8 milioni, potrebbe finire in Inghilterra: Arsenal o Everton), altri servono a poco o nulla. Morale: la squadra è da rifare. “Servono un portiere, due difensori, tre centrocampisti e due esterni”, secondo Cairo, ma questo elenco è il minimo indispensabile.

EBAGUA-ANTENUCCI. Giulio Ebagua è un ottimo punto di partenza. 25 anni, 12 gol a Varese al primo anno di serie B, pagato poco meno di 1.5 milioni di euro per la comproprietà, più Carrieri. Ebagua è cresciuto al Casale, è passato a Novara ed è esploso l’anno scorso al Canavese, in Lega Pro. Insomma, ha sempre giocato sotto il naso del Torino. Il Varese l’ha pagato – si dice – 250mila euro, adesso vale 3 milioni di euro. Strategia, in casa Toro, è parola sconosciuta. Comunque sia, Ebagua farà coppia con Mirko Antenucci, vicinissimo ad essere riscattato dal Catania (1,3 milioni). E magari gli etnei potrebbero inserire nell’affare il terzino sinistro Marchese (guarda caso, scuola Toro), il centrale polacco Augustyn, in alternativa Giuseppe Bellusci. Vuol dire che la pista privilegiata – in Italia – per Bianchi sarà Catania, più che Napoli o Parma. Ma vuol dire anche che l’attacco del Toro sembra davvero niente male, perché anche Sgrigna – se gioca nel suo ruolo – fa  la differenza, in serie B.

ALTRE COMPROPRIETA’. Stasera alle 19 scade la possibilità di accordarsi sulle comproprietà, poi si va alle buste. Detto di Antenucci, le altre situazioni da risolvere riguardano Iunco, Malonga e Gorobsov. Per l’esterno, quest’anno acciaccato e deludente, né il Toro né il Chievo hanno voglia di spendere. L’ipotesi più probabile è che si andrà alle buste con quotazioni al ribasso, poi il Toro potrebbe girarlo al Livorno per Pulzetti. Difficile anche l’accordo con il Cesena per il giovane francese, la chiave potrebbe essere De Feudis: se il mediano restasse al Toro, la quadratura del cerchio potrebbe essere trovata. Ma per Petrachi sarà un’altra giornata calda.Sono state invece rinnovate la settimana scorsa le comproprietà del talento classe ’92 Simone Benedetti, che resta all’Inter, e Alen Stefanovic, esterno del ’91 deludente quest’anno e dal futuro comunque incerto. A proposito di giovani della Primavera, l’esterno Taraschi potrebbe andare al Parma (o al Milan) per 500mila euro (comproprietà) e finire poi in prestito alla Spal, il terzino Sperotto alla Reggiana.

TRATTATIVE E IDEE. L’altro tassello in via di definizione è quello del portiere, Bologna permettendo. Eh sì, perché la concorrenza dei felsinei è fortissima per il portiere del Bari Gillet, valutato 1.5 milioni. Cairo ne offre 300mila in meno, ma l’affare si può chiudere. Ma il Toro potrebbe passare la mano al Bologna – che però prima deve cedere Viviano – se nella trattativa entrasse l’attaccante Riccardo Meggiorini (in comproprietà con il Genoa). In porta, come alternativa sono spuntati i nomi di Michael Fabre del Clermont, ma sa di bufala, e di Francesco Benussi, secondo del Palermo, che però non scalda il cuore della Maratona. Un flash: con i siciliani si è tornati a parlare di Succi, non riscattato dal Padova.  In difesa molto dipende da Ogbonna, che Ventura vorrebbe trattenere: difficile, perché i suoi 8/10 milioni (aggiunti ai 4 in arrivo da Dzemaili al Napoli) finanzieranno il mercato di Cairo. Detto di Marchese, Bellusci e Augustyn, e del probabilissimo ritorno di Rubin per la corsia sinistra (ma c’è anche il Parma, attenzione), un’altra pista porta a Matteo Darmian, ex capitano della Primavera del Milan in comproprietà con il Palermo. Sarebbe un bel colpo. Nebulosa anche la situazione in mezzo al campo, dove si cercano centrali – l’elenco tende all’infinito: Alessandro Gazzi, Andrea De Falco, Manuel Iori sono i nomi più gettonati, poi il giovane nigeriano dell’Inter Joel Obi, l’under 21 Marco Romizzi della Fiorentina, il non-parente Tommaso Bianchi del Piacenza – e soprattutto un paio di esterni. Con poca fantasia, le ali del Bari, ex squadra di Ventura, sono tra le più chiacchierate: il velocista Alvarez sarebbe un sogno, ma andrebbe bene anche Rivas. Non è stato riscattato invece Gabionetta, tormentone del mercato invernale, che torna quindi all’Hortolandia, in Brasile. Ma Ventura non lo ha bocciato definitivamente, potrebbe andare in ritiro e cercare la forma di Crotone per poi essere tesserato.

 

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