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Cronaca

Bimbo morto per l’ossigeno al Regina Margherita, partono gli accertamenti della Procura

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Un bimbo di nove anni, paziente dell’ospedale Regina Margherita di Torino, già in gravissime condizioni e ricoverato in terapia intensiva, è morto ieri pomeriggio in seguito a un incidente sulla centrale di distribuzione dell’ossigeno, su cui sono in corso dei lavori. Lo ha reso noto lo stesso ospedale, spiegando che solo “il prodigarsi del personale in occasione dell’emergenza ha evitato che l’incidente avesse ulteriori drammatiche conseguenze su altri pazienti”. Sono infatti sei i bambini coinvolti nell’incidente: cinque di loro stanno bene e non si sono accorti del problema nella distribuzione dell’ossigeno. Il bambino deceduto respirava ossigeno puro al cento per cento, per cui ha subito conseguenze letali. Al momento “sono in corso verifiche su quanto accaduto” e, assicura l’ospedale, “tutto il materiale sarà messo a disposizione della Procura”.

Tra i primi ad arrivare al Regina Margherita, il pm Raffaele Guariniello: “Sarà molto difficile attribuire delle responsabilità per questo tragico incidente, abbiamo cercato soprattutto di agire in modo tempestivo per raccogliere tutti gli indizi utili”. Gli inquirenti dovranno accertare se il guasto sia stato generato da un problema all’impianto o se gli operai che stavano lavoravano alla ristrutturazione abbiano commesso un errore o provocato un guasto.

Ignazio Marino, presidente della commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, ha deciso di inviare i Nas per una verifica. “Si tratta di un episodio grave, su cui va fatta una verifica immediata. L’intento di questa istruttoria – precisa il senatore del Pd – è appurare le cause di quanto accaduto e non stimolare un clima di caccia alle streghe intorno all’ospedale e ai medici. Domani riferirò i risultati dell’istruttoria ai capigruppo della commissione, con cui valuteremo se aprire formalmente un’inchiesta”.

 

 

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