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Cultura

Al Prix Italia il vicedirettore di Raitre presenta Presa diretta e rimpiange Dandini

Davide Mazzocco

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In attesa che giovedì venga nominato il nuovo direttore di Raitre, dopo il posto lasciato vacante da Paolo Ruffini, quest’oggi il vicedirettore della terza rete nazionale Ennio Chiodi ha illustrato al Prix Italia la stagione di Presa diretta, il programma d’inchiesta di Riccardo Iacona che domenica 2 ottobre, alle ore 21:30, presenterà Gioventù sfruttata, approfondito reportage nel cuore del precariato.

Secondo voci di corridoio la terza rete Rai potrebbe essere guidata da Antonio Di Bella, già direttore dal novembre 2009 al maggio 2010. Intanto continua a tenere banco il caso-Dandini. Chiodi non ha nascosto l’amarezza per la chiusura di Parla con me, cancellato dai palinsesti a causa (secondo la versione ufficiale) della produzione esterna della Fandango: “Dandini è un patrimonio della storia di Raitre e spero che dalla Rai e da Raitre non sparisca del tutto”. Chiodi ha poi spiegato la difficoltà di creare, a stagione già avviata, una trasmissione ex-novo per la seconda serata: “È triste continuare a perdere definitivamente blocchi di storia – ha aggiunto -, che rappresentano anche ascolti e dinamismo della rete”.

Dopo la chiusura di Vieni via con me e Parla con me, resta Presa diretta di cui Riccardo Iacona, insieme ai collaboratori Francesca Barzini e Domenico Iannacone ha presentato la stagione che sarà modulata in due periodi: 5 puntate in autunno, 11 in inverno. “Inizialmente avrebbero dovuto essere 8 e 8 ma il ritardo nell’allestimento dei palinsesti ci ha costretto a rimodulare la tempistica” ha detto Barzini. Il ciclo autunnale – di cui alle 18 viene presentata in anteprima al Cinema Massimo la puntata sul precariato giovanile – sarà focalizzato sulla crisi economica: “Quella che fino a qualche anno fa era una fuga dei cervelli – ha spiegato Iacona – è, ora, una fuga da un lavoro e una libertà che non esistono più. A emigrare sono tanto i cuochi come i giornalisti. E il Paese come risponde alla crisi? Buttando fuori dal motore l’unica vera risorsa per uscire dalla crisi, i giovani. Lavoro e sviluppo dovrebbero essere in cima all’agenda del Governo e, invece, sono stati messi in secondo piano. Si è nascosta la crisi fino all’ultimo. Come? Cancellando la realtà. Ecco perché Raitre continua a vivere con una missione: raccontare questa realtà. È un obbligo che abbiamo verso il nostro pubblico”.

 

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