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Cittadini

Postali sul piede di guerra, a ottobre in programma quattro settimane di scioperi

Davide Mazzocco

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Le segreterie nazionali di Slp-Cisl, Uilposte, Confsal-Com e Ugl-Com hanno proclamato lo sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive in tutti i luoghi di lavoro di Poste Italiane dal 3 al 30 ottobre 2011. Fra i motivi della mobilitazione vi sono la carenza di organico degli Uffici Postali e dei Centri di Recapito, il mancato pagamento dell’intero Premio di Risultato 2010 e il non rinnovo di quello per il triennio 2011-2013. Nonostante un utile di bilancio relativo all’esercizio finanziario 2010 di più di 1 miliardo di euro, i sindacati denunciano la decurtazione del Premio di Risultato (mediamente 200 euro per ogni lavoratore), il blocco degli aumenti per il triennio 2011-2013 e la non sostituzione del personale che va in pensione, con grandi sofferenze per chi lavora e disagi per la cittadinanza.

Anche in Piemonte, fanno sapere Slp-Cisl, Uilposte, Confsal-Com e Ugl-Com regionali, i postali aderiranno agli scioperi previsti nel mese di ottobre: “Ci proponiamo di affrontare e possibilmente risolvere questi problemi – si legge nel comunicato congiunto dei quattro sindacati -, evidenziando l’esistenza in Poste Italiane di una duplice verità. La prima, di un’azienda forte, prospera, efficiente, diversificata, ben governata e in grado di presidiare il mercato interno e di proiettarsi a livello internazionale. La seconda, invece, di un’azienda confusa, che non recapita più puntualmente la corrispondenza, che abbatte i costi in nome di bilanci miliardari, che chiude gli sportelli per una semplice stampante guasta e che non riesce a far uscire i portalettere per mancanza di mezzi”. Il messaggio è stato spedito, arriverà al destinatario?

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