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Torino, dal 2008 al 2010 aumentati del 30% gli sfratti per morosità

Redazione Quotidiano Piemontese

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”Siamo di fronte alla dismissione da parte del Governo degli interventi a sostegno della fascia di popolazione più a disagio, quella che non ha risorse per assicurasi un’abitazione. Di fronte a una necessità quantificata in un miliardo e mezzo all’anno non restano che una manciata di milioni di euro”. A lanciare l’allarme è Claudio Fantoni, assessore alla Casa del Comune di Firenze e delegato Anci alle Politiche abitative al termine di una riunione svoltasi giovedì a Torino.

”Urge che Palazzo Chigi – ha sottolineato Fantoni – affronti di petto quello che non è più un’emergenza, ma un problema strutturale. L’edilizia residenziale pubblica non ha più risorse, il social housing ha costi elevati, l’introduzione della cedolare secca sugli affitti, anzichè agevolare il canale concordato, l’ha indebolito”. I dati Anci parlano chiaro: se appena undici anni fa, nel 2000, i fondi statali per l’aiuto alla locazione ammontavano a 360 milioni di euro, quest’anno il fondo è di 33 milioni e nel 2012 si ridurrà a 14 milioni. Ma è il tema dell’aumento esponenziale degli sfratti per morosità a raggelare: sulle 65.489 unità immobiliari coinvolte l’anno passato, ben 56447 hanno riguardato inquilini non più in grado di pagare la pigione. Il dato della finita locazione, un tempo fisiologico, ha riguardato nel nostro Paese così solo 8.464 alloggi. E gli sfratti eseguiti nel nostro Paese alla presenza dell’ufficiale giudiziario sono saliti tra il 2009 e il 2010 dell’8,1%, passando da 27.584 a 29.825.

In Italia gli alloggi di edilizia pubblica sono 760 mila ed è stato quantificato che siano 600 mila le famiglie in attesa di un tetto a prezzi popolari. E se nel 1984 si costruivano una media di 35 mila alloggi popolari all’anno, oggi non se ne edificano quasi più.

IN PIEMONTE. A Torino, dove la situazione non è differente da quella nazionale, in soli due anni, dal 2008 al 2010, i procedimenti di sfratto per morosità nel capoluogo e in alcuni comuni della cintura sono saliti del 30%, passando dai 2mila 216 di tre anni fa ai 3mila 181 di quello passato. In base ai dati, calano invece gli sfratti per finita locazione che passano dai 558 (dato 2006) ai 123 del primo semestre dell’anno in corso. I dati evidenziano una condizione di crescente difficoltà che colpisce via via un numero sempre maggiore di famiglie. A proposito di soluzioni, l’assessore alle Politiche abitative del Comune di Torino, Elide Tisi ricorda che sotto la Mole, negli ultimi 18 mesi, sono stati assegnati 862 alloggi di edilizia residenziale pubblica, 718 sono stati i contratti a canone convenzionato stipulati con la mediazione dell’agenzia comunale Lo.ca.re, a cui occorre aggiungere i progetti e le soluzioni di social housing. Inoltre, nel corso del 2010 sono stati resi disponibili per l’affitto convenzionato 200 alloggi tramite le associazioni del volontariato in rete con la Città di Torino.

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