Cultura
Il Massimo Tre omaggia Blake Edwards, il principe della commedia
Nella seconda parte degli anni Sessanta, però, Edwards inanella una serie di insuccessi commerciali – La grande corsa e Hollywood party – che gli creano grossi problemi con gli studios hollywoodiani. Dopo le pesanti ingerenze della produzione in Operazione crêpe suzette, con il quale vuole emancipare sua moglie Julie Andrews dall’immagine zuccherosa costruitagli addosso da musical come Mary Poppins e Tutti insieme appassionatamente, Edwards decide di abbandonare Hollywood per andare in Gran Bretagna. Lì gira tre episodi della serie della Pantera rosa ottenendo uno straordinario successo commerciale che gli spalanca nuovamente le porte di Hollywood. Nel 1979 esce 10 una commedia sexy costruita sul talento comico di Dudley Moore e sull’algida bellezza di Bo Derek. Nel 1982 Edwards ottiene l’unica nomination all’Oscar con Victor Victoria una commedia sofisticata che rasenta la perfezione. È questo l’ultimo grande film di Edwards che prosegue per altri dieci anni alternando gradevoli commedie (Micki e Maude, Così è la vita e Appuntamento al buio) a trascurabili divertissement.
La rassegna del Massimo Tre ripercorre dunque quarant’anni di carriera di un autore capace di caratterizzare ogni suo film con il proprio marchio registico, tanto da far parlare i Cahiers du cinema di Edwards touch. Raffinato conoscitore di tutti gli stratagemmi narrativi della commedia Edwards si è mosso con grande disinvoltura fra la slapstick più spinta (supportato dal magistrale Peter Sellers) e la commedia sofisticata (dirigendo mostri sacri del genere come Cary Grant, Jack Lemmon, Tony Curtis e Audrey Hepburn) realizzando film che continuano a essere irresistibili a mezzo secolo dalla loro uscita al cinema.

