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I lavoratori della Serviral protestano in cima al cantiere del grattacielo Intesa San Paolo

Redazione Quotidiano Piemontese

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Continua l’occupazione da parte di tre lavoratori della Serviral ex Wagon Lits licenziati dopo la soppressione dei treni notturni. Sono saliti su in alto nel cantiere del grattacielo di Intesa-San Paolo, in costruzione in corso Inghilterra. Altri loro colleghi stanno preisidiando la zona a terra dove hanno appeso striscioni sulla cinta del cantiere. Protestano contro la decisione di tagliare i treni notturni a media e lunga percorrenza. “Dall’11 dicembre siamo senza lavoro, lasciati a casa, quasi senza preavviso”.

I lavoratori licenziati hanno scritto una lettera al ministro Corrado Passera: “Non siamo saliti sul grattacielo per farLe dispetto. Pensiamo però che se lei ha avuto come amministratore delegato di Intesa Sanpaolo la capacità di trovare il mezzo miliardo per costruire un grattacielo che non si capisce bene a cosa serve, ora come Ministro dei Trasporti potrebbe e dovrebbe trovare il modo di salvare i treni notturni, che gli italiani sanno benissimo a cosa servono».

I tre lavoratori hanno seguuito l’esempio dei colleghi di Milano e di Roma che hanno occupato altre torri per manifestare contro gli 800 licenziati dei treni della notte, tagliati recentemente da Trenitalia. Sono i lavoratori di Servirail Italia ex-Wagon Lits (65 solo a Torino).

Hanno raccontato di ” salire sul grattacielo del ministro Corrado Passera. Abbiamo occupato un luogo simbolo delle sue precedenti scelte, quando era l’amministratore di Intesa Sanpaolo, perché vogliamo rivolgerci direttamente a lui. Gli chiediamo di affrontare il nostro caso e di aprire un vero tavolo di trattative, ora in assoluto stallo

Orazio Arrigo manda un video messaggio al ministro alle Infrastrutture Corrado Passera: “Occupando un luogo simbolo delle sue precedenti scelte, chiediamo al ministro di affrontare e risolvere con urgenza il nostro caso e aprire un tavolo”.

Aggiornamenti:
L’assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino è salita sul grattacielo in costruzione dell’Intesa San Paolo per incontrare i tre lavoratori della Servirail wagon-lits. “ Stanno abbastanza bene, anche se sono provati dopo tante ore trascorse all’addiaccio – spiega – Soprattutto sono molto preoccupati per il loro futuro, per l’impossibilità a mantenere le loro famiglie ”. L’assessore ha portato la solidarietà della Regione. “Non li lasceremo soli nel percorso che deve restituire loro un’occupazione – spiega – Seguiremo passo dopo passo le trattative che sono state aperte a livello nazionale sul caso della Servirail, confidando sul fatto che possano portare alla concessione degli ammortizzatori sociali finalizzati ad un percorso formativo che favorisca la ricollocazione di questi lavoratori. Allo stesso tempo, per quanto è nelle competenze della Regione, ci faremo promotori di iniziative volte a individuare eventuali sbocchi occupazionali nelle aziende del settore ferroviario o dell’indotto”.

La Federazione di Torino di Sinistra Ecologia e Libertà esprime la più totale solidarietà alla lotta intrapresa questa sera dai lavoratori Servirail Wagon Lits di Torino. La radicalità del gesto e la preoccupante situazione che viene descritta dai lavoratori (più di 800 licenziati con ben poche possibilità di rientrare sul posto di lavoro) non ci porta che a ribadire la nostra assoluta contrarietà alla scelta compiuta da Trenitalia, e società sub-appaltatrici, con così gravi conseguenze dirette per le famiglie di quelle lavoratrici e di quei lavoratori.

 

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