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Alessandria

La lotta all’amianto non si ferma, Afeva e sindacati scrivono all’Onu

Davide Mazzocco

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Le associazioni delle vittime dell’amianto italiana, francese, brasiliana, belga, statunitense, spagnola, inglese e svizzera, Cgil, Cisl, Uil e Comitato Vertenza Amianto si sono riunite quest’oggi e hanno deciso di sottoscrivere un appello comune e inviarlo al Segretariato Generale delle Nazioni Unite, all’ Organizzazione Mondiale della Sanità, all’ Organizzazione Mondiale del Commercio e all’Organizzazione Internazionale del Lavoro. Ecco il testo integrale:

Le scriventi associazioni si sono riunite per valutare la condanna a 16 anni di reclusione, inflitta dal Tribunale di Torino (Italia) il 13 febbraio 2012, per “Disastro ambientale doloso Permanente, nei confronti del Vertice svizzero-belga della Multinazionale del Cemento/Amianto Eternit SS e LdM. Le scriventi ritengono che si tratti di una svolta storica per la Giustizia di una immensa strage di migliaia di lavoratori e cittadini, in particolare di Casale Monferrato e Cavagnolo, sedi di stabilimenti Eternit in Italia. La verità sulla nocività e cancerogenicità dell’amianto è stata confermata dalla chiarezza eclatante documentata in questo maxiprocesso ed impone urgentemente la proibizione dell’amianto in tutto il mondo. Continuare ad esporre moltitudini di lavoratori e cittadini al rischio della vita, per l’unico motivo del dato economico e del profitto, deve essere considerato un crimine sociale ed umanitario, e dunque sanzionato come tale, in tutti i paesi seguendo l’esempio dell’Italia. È dovere di ogni società civile impedire che le future generazioni subiscano tragedie di questo tipo. Per ottenere questo traguardo occorre, altresì, adeguare le direttive degli organismi internazionali, le normative dei singoli paesi e gli strumenti giuridici.

AFEVA (Romana Blasotti Pavesi) CGIL  (Nicola Pondrano) CISL (Luciano Bortolotto) UIL (Luigi Ferrando) Coordinatore Vertenza Amianto (Bruno Pesce)

 

 

 

 

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