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Stato di calamità per le imprese edili ed estrattive del Piemonte

Redazione Quotidiano Piemontese

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Stato di calamità per il Piemonte e slittamento dei pagamenti aziendali. Queste le richieste della Confartigianto di Asti. Le eccezionali gelate delle ultime settimane, non ancora cessate, stanno colpendo molte aziende, già provate dalle crisi economica, del settore edile ed estrattivo che, dovendo lavorare a cielo aperto, si trovano in gravi difficoltà per la impossibilità di farlo.Tali settori, infatti, da oltre un mese hanno ridotto l’attività produttiva facendo massiccio ricorso alla cassa integrazione per ragioni climatiche. L’Assessorato all’agricoltura di Asti si è già mosso per avviare la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale e la Confartigianto vuole estendere tale richiesta anche ai settori delle cave di estrazione e dell’edilizia.

In particolare, visto l’allarme che proviene dalle imprese associate che lamentano anche le particolari restrizioni creditizie da parte delle banche, la Confartigianto sollecita la Regione a chiedere un intervento del Governo affinché venga accordato lo slittamento di un mese per le comunicazioni e i relativi pagamenti, in scadenza il prossimo 16 febbraio, presso l’Agenzia delle Entrate, l’Inps e l’Inail.

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