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I sindacati chiedono la chiusura del cantiere al Gerbido dove sono morti due lavoratori

Redazione Quotidiano Piemontese

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Rimangono stabili le condizioni Antonio Di Muro e Mihai Lupu che sono rimasti gravemente feriti nell’incidente sul lavoro in cui ha perso la vita Cosimo Di Muro, fratello di Antonio. Entrambi sono ricoverati al CTO in gravi condizioni, ma i medici attendono l’evoluzione clinica per essere più precisi sulla prognosi. Nel frattempo si discute sulla eccessiva frequenza di incidenti nel cantiere dell’inceneritore del Gerbido e si chiede la chiusura del cantiere.

Secondo il sito di TRM i lavori ripartiranno martedì

I lavori di costruzione dell’impianto riprenderanno a partire da martedì 3 aprile in tutto il cantiere tranne nella zona in cui è avvenuto l’incidente.Le autorità giudiziarie hanno infatti disposto il sequestro dell’area nella quale è avvenuto l’infortunio e dove nessuno potrà entrare fino a nuovo ordine.Lunedì 2 aprile è stata convocata una riunione dell’ATI costruttrice per verbalizzare le aree sequestrate e verificare le modalità di riorganizzazione dei lavori in attesa del dissequestro.

e si  comunica  che

TRM, in segno di lutto per il grave incidente avvenuto in cantiere, comunica che le visite sono temporaneamente sospese. Ci scusiamo per il disagio.

I sindacati chiedono la chiusura del cantiere del Gerbido:

Chiudere immediatamente il cantiere”, chiedono in coro si sindacati. Non per due giorni, ma fino a quando non sarà fatta chiarezza e non saranno ripristinate le condizioni di sicurezza. Perché, dicono i rappresentanti dei lavoratori, è assurdo che nello stesso cantiere e nella stessa ditta avvenga per due volte lo stesso incidente, per di più sempre di sabato. E poi perché l’escalation è inquietante.

Dario Boni, segretario della Fillea-Cgil di Torino, ha fatto i conti: “Otto morti sul lavoro in cinque mesi, più quattro feriti gravi”. La spirale è iniziata il 5 ottobre, con un imprenditore di Bollengo schiacciato dalla lastra di marmo. Poi tre operai caduti il 7 ottobre alla Pinacoteca Agnelli, il 27 gennaio a Baldissero Canavese e il 3 marzo al cantiere del Gerbido, un ingegnere e un cantoniere investiti da un tir sulla Torino-Aosta l’8 marzo, un tecnico folgorato a Chivasso. Lunedì l’elenco poteva allungarsi con lo scoppio alla Lafumet di Villastellone, con quattro ustionati gravi”.

Anche i sindacati della Puglia, da dove arrivavano gli operai coinvolti negli incidenti,  chiedono chiarezza e sicurezza “Si tratta ancora di una morte sul lavoro che sconvolge il nostro territorio a meno di un mese da un’altra tragedia. Nello stesso cantiere, infatti, il 3 marzo scorso morì, dopo essere precipitato nel vuoto da un’altezza di 30 metri, e quindi nelle stesse circostanze di oggi, Antonio Carpini, caposquadra di una ditta edile, originario di Andria. Fatti come questi  provocano dolore e ci riempiono di tanta rabbia perché non è possibile nel 2012 morire mentre si lavora, magari in trasferta, lontano da casa e dagli affetti, per sfamare la propria famiglia. Non può essere sempre colpa del caso o pensare ad una tragica fatalità. È arrivato il momento di avviare una seria politica di controlli nei posti di lavoro. Come Cgil molte volte abbiamo denunciato la carenza di sicurezza ma il più delle volte le nostre voci sono rimaste inascoltate e si sono scontrate con l’indifferenza delle istituzioni che dedicano attenzione al tema solo in occasione delle tragedie. Tutti dobbiamo fare di più e meglio per non continuare a piangere giovani vite spezzate sul lavoro”.

Antonio Boccuzzi, deputato del Pd, sopravvissuto alla strage della Thissen Ricorda: “Un altro infortunio mortale nel cantiere del Gerbido a Torino. La caduta è stata provocata da un cedimento meccanico dell’impalcatura del ponteggio, la cui installazione è terminata ieri. Da cosa può essere causato un incidente di questo tipo? La fretta per accelerare i lavori può essere una delle cause che hanno provocato l’ennesima tragedia nel medesimo luogo? Guariniello, a cui è stata affidata l’indagine del primo incidente sicuramente darà le risposte alle domande che oggi si pongono i familiari di chi non c’è più, di chi si trova in ospedale gravemente ferito, dei loro colleghi. Lunedi’ sarà a Torino la commissione parlamentare d’inchiesta per gli infortuni sul lavoro per fare un sopralluogo alla Lafumet dove ad inizio settimana c’è stato un gravissimo incidente in cui sono rimasti feriti cinque lavoratori con gravi ustioni su tutto il corpo. Credo che l’organismo parlamentare possa cogliere l’occasione per fare un sopralluogo al cantiere del Gerbido, per controllare condizioni in cui operano i lavoratori delle diverse imprese occupate per realizzare l’inceneritore”.

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