Seguici su

Economia

Il 2 luglio sciopero di tutti i dipendenti del gruppo Intesa Sanpaolo

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

La notizia è storica: è la prima volta che sciopera tutto il gruppo Intesa-San Paolo. Dopo la rottura nelle trattative per il nuovo contratto del gruppo bancario i dipendenti di tutto il gruppo Intesa Sanpaolo sciopereranno il 2 luglio. Lo hanno deciso i sindacati dopo due giorni di trattativa con la banca. Secondo le organizzazioni sindacali la banca chiede di ridurre il costo del lavoro di 250 milioni, una cifra dovuta alla impossibilità di mandare via 3 mila persone al seguito del decreto Fornero sugli esodati.

Non hanno avuto esito positivo gli incontri con la delegazione aziendale tra cui il direttore Francesco Micheli ex capo del personale di Intesa e ora consulente per le questioni occupazionali. A bloccare la trattativa non è stata la decisione di far rientrare i dipendenti già fuori dalla banca, quanto quella di nuove misure di contenimento costi proprio a causa del fallimento di quelle intese. Banca Intesa-Sanpaolo si dice pronta a riassumere i lavoratori già usciti, senza copertura del fondo aziendale e senza assegno straordinario, ferma le procedure di uscita per gli altri, ma allo stesso tempo comunica che dovra’ recuperare sul costo del lavoro di tutto il personale i risparmi previsti dall’accordo 2011.

Per i sindacati : Dircredito – Fabi – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl – Uilca la situazione è grave e inaccettabile. La banca ha comunicato che sono stati annullati i contenuti dell’accordo siglato il 29 luglio 2011 con il blocco definitivo delle uscite di personale con il Fondo di Solidarietà , la riassunzione dei 561 lavoratori esodati dal 1* gennaio al 31 maggio 2012 e la riduzione del costo del lavoro per 250 milioni di euro ”utilizzando tutti gli strumenti di legge e di contratto, tra i quali, a titolo esemplificativo, la sospensione dell’attivita’ e riduzione di orario, revisione del sistema degli inquadramenti e attribuzione delle mansioni, mobilita’ territoriale, applicazione degli orari di lavoro e di sportello stabiliti dal rinnovo del Contratto Nazionale, flessibilita’ delle articolazioni individuali di orario e ricorso al Part Time, oltre che fruizione delle ferie ed ex festivita”’.

Un portavoce del gruppo, alla luce dello sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali per il 2 luglio ha dichiarato: “I vertici aziendali di Intesa SanPaolo hanno preso atto della decisione delle rappresentanze sindacali di proclamare una giornata di sciopero, decisione registrata con attenzione e rispetto. La disponibilità della banca a sospendere le uscite previste ha richiesto l’attivazione urgente di una procedura sindacale di riorganizzazione con l’obiettivo di individuare tutti i possibili strumenti che consentano di confermare gli obiettivi previsti in termini di riduzione dei costi, con l’ausilio degli strumenti previsti dalla contrattazione nazionale vigente”.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese