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Ambiente

Premio Architetture Rivelate 2012

Redazione Quotidiano Piemontese

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Otto le architetture che quest’anno si sono aggiudicate il concorso ideato dall’Ordine degli Architetti di Torino per premiare l’architettura contemporanea del suo territorio, dal titolo “Architetture rivelate”, giunta alla nona edizione. Otto architetture riconosciute come esempi meritevoli, realizzati nel territorio torinese e individuate tra quelle che maggiormente hanno conseguito un miglioramento della qualità dell’ambiente. I vincitori dell’edizione 2012, sono i progetti di Casa Oz, dell’edificio di corso Matteotti 61, di “Abitare a -0.45” a Mathi, della riconversione dell’Edificio ad “H” delle Ogr, degli uffici di Toolbox a Torino, del recupero dell’ex Tobler di via Aosta, dell’Olivetti di Romano Canavese e dell’Area Vitali di Parco Dora.
L’obiettivo dell’iniziativa, oltre a riconoscere capacità ed impegno professionale, è far conoscere e dare visibilità a opere che, attraverso un’attenta interpretazione progettuale e una coerente realizzazione, contribuiscono a determinare una migliore qualità dell’ambiente costruito, stimolando, attraverso l’osservazione e il confronto, la capacità critica di chi, pur non essendo un addetto ai lavori, fruisce quotidianamente dell’architettura.
Dal 2004 sono state premiate 90 architetture, che insistono sul territorio di Torino e della sua provincia.
La giuria per l’edizione 2012 era composta per la sezione “giovani” da Federica Ariaudo, Laura Milan, Jasna Chiara Vaccaro, Corrado Vaschetti, per quella “intermedi” da Giuseppe Dimonte, Oscarino Ferrero e per la sezione “decani” dal presidente di giuria Pier Massimo Stanchi. Il Consiglio OAT ha inoltre proceduto alla nomina dell’arch. Roberto Fraternali quale esperto in sostenibilità architettonica per verificare se le opere premiate possono essere segnalate anche per l’attenzione ai temi sostenibili.
I vincitori dell’edizione 2012, hanno ricevuto il riconoscimento presso la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di corso Galileo Ferraris, una sede anch’essa “recuperata” e rivelata. La serata è stata condotta dalla giornalista Giulia Avataneo, che come un talk show ha dato vita, con i suoi interlocutori, a riflessioni e curiosità legate alle opere premiate e non solo.

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