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Maxi truffa milionaria, riciclaggio di denaro, imprenditori astigiani e torinesi coinvolti

Redazione Quotidiano Piemontese

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Ad Asti la guardia di finanza è ancora impegnata nella maxi operazione che ha svelato la tuffa multimilionaria. 7 milioni e 500mila euro fruttati al solo organizzatore del reato. Proseguono gli interrogatori di tutti i coinvolti nella vicenda, vittime e indagati. A spuntare fra tutti i nomi è quello di un manager aziendale di Villanova d’Asti, ma anche di alcuni suoi “colleghi”, imprenditori astigiani e torinesi che, tramite riciclaggio di denaro, si sono arricchiti. Hanno acquistato macchinari all’estero, pagati un milione e 500mila euro, ma il prezzo è stato fatto risultare di oltre 9milioni, gonfiando le fatture per la ditta venditrice.Il cosiddetto denaro sporco è stato poi dirottato su un conto in Svizzera, successivamente trasferito sui conti di alcune società inesistenti e inviati nei cosiddetti paradisi fiscali. Da qui, dopo la “pulizia” sono tornati nelle mani degli imprenditori piemontesi. Le accuse sono di truffa pluriaggravata e riciclaggio di denaro. L’evasione fiscale, secondo i finanzieri, è di 13 milioni e 500 mila euro, oltre a false ed omesse dichiarazioni di redditi per 5 anni e falso in bilancio.

Nel frattempo, il tribunale di Asti ha disposto la confisca di una villa al mare in Liguria, alcuni terreni edificabili, titoli azionari, conti correnti bancari di tutti imputati per importi “stellari”.

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