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Cultura

Metropolis, il capolavoro ritrovato al museo del Cinema fino al 6 gennaio

Redazione Quotidiano Piemontese

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Ha ottantacinque anni ma non li dimostra. E continua a parlare alle generazioni, stabilendo un legame tra gli anni ’20 e le riflesisoni sulle società contemporanea. Lo dice Paolo Bertetto, critico e docente di Teoria e interpretazione del film all’Università La Sapienza di Roma, parlando del film muto Metropolis, al quale è dedicata una mostra ospitata al Museo Nazionale del Cinema. Il capolavoro di Fritz Lang, uscito nel 1927 con una durata di 153 minuti, è stato recentemente restaurato in seguito al ritrovamento, nel 2008, al Museo del Cine Pablo Ducros Hicken di Buenos Aires, di una copia quasi integrale del lavoro del regista austriaco.

Successivamente, infatti, il film fu proposto in varie versioni, di durate diverse. La copia orginale venne persa, poi fortunamente ritrovata. Metropolis è tra i film più conosciuti del cinema espressionista ed è considerato  il modello di gran parte del genere fantascientifico moderno, avendo ispirato pellicole quali Blade Runner e Guerre stellari.

Deutsche Kinemathek – Museum fur Film und Fernsehen di Berlino e il Museo Nazionale del Cinema hanno voluto omaggiare il film recuperato in versione originale, e dedicarvi un percorso espositivo. L’esibizione sarà visitabile sino al 6 gennaio, all’interno della Mole. “Metropolis. Il capolavoro ritrovato”, questo il titolo, arriva a Torino dopo essere stata presentata a Berlino, Parigi e Toulouse.

E’ curata da Peter Manz e Kristina Jaspers.  Riunisce per la prima volta documenti originali del film, appartenenti prevalentemente alle collezioni della Deutsche Kinemathek, arricchite da una serie di immagini provenienti dagli archivi della Cinémathèque francaise. Tra i pezzi esposti, anche la sceneggiatura e la partitura della colonna sonora originale, oltre a numerose fotografie di scena scattate sul set.

«La mostra trova nel Museo del Cinema di Torino la sua casa naturale – dice Rainer Rother, direttore artistico del Museo del Cinema di Berlino -. Un film così spettacolare è raccontato in una location altrettanto spettacolare».  «La struttura verticale della Mole ben si presta a restituire i vari livelli architettonici e sociali su cui è organizzato il fim», aggiunge la curatrice scientifica Kristina Jaspers.

La mostra si inserisce nel quadro di una collaborazione tra le due istituzioni museali italiana e tedesca: «Il museo di Berlino sta mettendo a punto una mostra su Scorsese che verrà ospistata qui da noi a inizio giugno 2013 – ha fatto sapere Alberto Barbera, direttore del Museo -. Per ricambiare, noi abbiamo proposto a Berlino di coprodurre una mostra che stiamo organizzando sulle dive che hanno vinto l’Oscar e che sarà nella capitale tedesca nell’autunno del prossimo anno».

Per informazioni:  http://www.museocinema.it/ ; 011 8138560/561

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