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Politica

Il Comune di Torino vende alloggi per fare cassa, ma non riesce a piazzare gli immobili costosi

Redazione Quotidiano Piemontese

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L’ultima asta immobiliare indetta dal Comune di Torino e con la quale Palazzo civico aveva messo in vendita 25 beni tra alloggi, terreni e fabbricati industriali dimessi ha portato all’aggiudicazione di cinque i lotti per un valore complessivo di un milione di euro: tale l’esito.  Questa mattina l’apertura delle buste e l’esame delle offerte pervenute per quattro alloggi: un’appartamento al primo piano di uno stabile in via Santa Giulia 7, quelli al terzo piano di via Palazzo di Città 14 e al piano rialzato di via Susa 30 e uno dei due appartamenti al primo piano di corso Orbassano 221, e per un terreno in strada del Francese.

Nessuna offerta è stata invece presentata per i lotti più grandi, come la palazzina liberty di via Principi d’Acaja 12, l’area ex Isim di corso Francia 430,  il capannone di via Cumiana angolo corso Peschiera, l’ex asilo di strada Calleri e una delle maniche dell’ex Incet, già senza acquirenti nella precedente asta.  Sottolinea l’assessore al Bilancio e al Patrimonio, Gianguido Passoni :“Il difficile periodo che attraversa il mercato immobiliare non agevola certo la vendita degli immobili pubblici che hanno maggiori dimensioni mentre, nonostante la situazione tutt’altro che favorevole per il settore e come ha dimostrato l’esito dell’asta,  non scende l’interesse dei cittadini per le proprietà comunali più piccole”.

La prossima settimana è prevista l’indizione di una nuova asta immobiliare per mettere in vendita due terreni: uno in via Caraglio con il vincolo della costruzione su di esso di una residenza sanitaria per anziani oppure di una struttura, pure questa residenziale, riservata a studenti universitari e un altro in via Pinelli per la realizzazione di un parcheggio in sottosuolo e di un basso fabbricato da destinare a servizi privati

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