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Volantini offensivi contro la Ferrero distribuiti ad Alba. La mandante, una ex dipendente licenziata

Redazione Quotidiano Piemontese

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Ferrero di Alba

Ingiurie contro la Ferrero spa di Alba. La ditta della Nutella nel mirino di un anonimo, arrabbiato con i vertici aziendali ma ora i militari lo hanno smascherato. Tutto ha avuto origine nelle scorse settimane quando sui parabrezza delle auto in sosta in varie zone di Alba, compresi gli ampi parcheggi nei pressi del grande stabilimento del Gruppo in via Vivaro, sono comparsi numerosi volantini con frasi diffamatorie e calunniose. Ognununa delle quali diretta ai capi della ditta dolciaria, da sempre uno dei simboli della città.Vista la frequenza e la diffusione dei volantini, i vertici dell’azienda si sono rivolti ai carabinieri locali per denunciare i fatti. Avviate le indagini, i militari si sono concentrari sugli ex dipendenti, licenziati per giusta causa, grave provvedimento che prevede il licenziamento di una persona per colpa attribuita a quest’ultima, e hanno incentivato i controlli nei pressi della Ferrero nella speranza di individuare l’anonimo distributore dei volantini offensivi.

L’azienda, inoltre è in una delle zone videosorvegliate dall’impianto comunale, interconnesso con la centrale operativa dei carabinieri, ragion per cui è stato possibile individuare e bloccare sul fatto il diffamatore. Si tratta di un 40enne disoccupato, pregiudicato di Bra, che non ha mai lavorato per la Ferrero, fermato dall’equipaggio di una gazzella del radiomobile, mentre di notte si apprestava a fare volantinaggio sulle auto davanti l’azienda. Subito fermato, anche per il suo atteggiamento guardingo, è stato perquisito. Nello zainetto celava 700 volantini, tutti contenenti frasi calunniose del tipo: “Nello stabilimento vengono maltrattati i lavoratori disabili e commessi abusi di ogni tipo dai dirigenti, etc.”.

L’uomo, però non avendo mai avuto rapporti diretti con la Ferrero, è risultato essere solo l’esecutore del reato e non il mandante che, in realtà è una donna, ex dipendente del Gruppo, licenziata per assenteismo prolungato lo scorso anno, ed un suo amico. A casa dei due, i carabinieri, che hanno eseguito una perquisizione su mandato del pubblico ministero Donatella Masia che si occupa del caso, hanno sequestrato altra documentazione utile alle indagini oltre ad un personal computer e chiavette Usb, probabilmente usate per predisporre e stampare i volantini affidati, poi al braidese per la distribuzione notturna. Il reato è concorso in diffamazione aggravata.

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