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“Hai mai tremato per gli spari”? L’intifada studentesca di Torino ribadisce il sostegno alla Palestina proiettando frasi sulla Mole

Continua l’occupazione di UniTo (Palazzo Nuovo e Fisica) e PoliTo in vista del corteo di oggi, sabato 18 maggio

Sandro Marotta

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TORINO – “Hai mai tremato per degli spari?”, “come stanno i tuoi cari”?: queste sono due domande che il movimento dell’intifada studentesca ha avanzato simbolicamente alla città di Torino, proiettando una serie di scritte sulla Mole Antonelliana.

Nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 maggio, da Palazzo Nuovo ancora occupato, gli studenti hanno ribadito il proprio appoggio alla resistenza palestinese, chiedendo di fermare l’invio di armi.

Palazzo Nuovo, sede di diverse facoltà umanistiche dell’Università di Torino, è da quasi una settimana la sede logistica di un movimento studentesco che, riprendendo l’ondata di occupazioni che sta attraversando gli USA e l’Europa, ha occupato la struttura avanzato quattro proposte al proprio rettore. Le quattro richieste: lo stop alle collaborazioni dell’università con gli altri atenei israeliani e con le aziende attive nel settore della guerra; la trasparenza totale degli accordi tra UniTo/PoliTo ed enti esterni; l’embargo militare a Israele e il cessate il fuoco immediato a Gaza.

Insieme alla sede di via Sant’Ottavio sono state occupate anche la sede di Fisica e il Politecnico. Il movimento pro Palestina di Torino aveva ottenuto l’attenzione di una parte di cittadinanza torinese già sabato scorso (11 maggio), dopo che un corteo aveva cercato di “portare la voce della Palestina al Salone del libro“. Al di là delle contestazioni fuori dall’evento, anche all’interno del Salone c’erano stati diversi episodi di boicottaggio e protesta.

La bandiera della Palestina sulla Mole

L’azione notturna non si è conclusa con la proiezione delle scritte, perchè alle 2 di notte, quando l’illuminazione ufficiale della Mole è stata spenta come tutte le notti, allora è stata proiettata anche la bandiera della Palestina, che altrimenti non sarebbe stata visibile.

 

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