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Economia

Le tre M in campo per le politiche: Monti, Montezemolo, Marchionne

Redazione Quotidiano Piemontese

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L’Huffington Post questa mattina aveva previsto felicemente gli eventi di Melfi

Un migliaio di operai e dipendenti dello stabilimento Fiat lucano saranno riuniti nella sala all’interno della catena di montaggio. Saranno lì ad aspettare i due capi-azienda, l’amministratore delegato Sergio Marchionne e il presidente John Elkann. Entrambi parleranno per presentare il nuovo piano di sviluppo: oltre alla Punto, il Lingotto ha deciso di portare in Basilicata la produzione di due mini-suv: uno di marchio Jeep, e l’altro Fiat-Alfa Romeo.

Ma i lavoratori si troveranno davanti anche un altro personaggio importante, inatteso, il Presidente del Consiglio dimissionario. Mario Monti sarà in prima fila, accanto al presidente della Regione, sindacalisti (ma non della Fiom) e altre personalità istituzionali. Molto probabilmente parlerà, subito dopo la coppia Marchionne-Elkann. Un discorso abbastanza prevedibile, che metterà l’accento su come Fiat abbia deciso di investire in una fabbrica italiana in un momento di crisi nera per tutta l’industria nazionale. Per sapere quanto si spingerà nell’elogio, se si ripeterà il siparietto Berlusconi-D’Amato del 2001 (“il mio programma è il tuo programma”), bisogna aspettare domani. Certo è che Monti e Marchionne si stimano e si piacciono parecchio, e non ne hanno mai fatto mistero. E l’evento di domani è l’occasione ideale per entrambi per raccogliere consensi e applausi. Il capo del Lingotto incasserà il lancio dei due nuovi modelli, il premier rivendicherà le cose fatte, soprattutto su conti pubblici e lavoro, e si porrà idealmente nel solco del Marchionne “innovatore” che forza il contratto nazionale, esce da Confindustria e rompe con il sindacato resistente, ovvero la Fiom.

E qui c’è un ulteriore indizio, se ancora ce ne fosse bisogno, che il premier sarà in campo per le prossime elezioni e che è di fatto iniziata la campagna elettorale. La puntata a Melfi infatti non era in programma, la decisione di andare è maturata negli ultimi giorni. E non è un caso che proprio stamattina il professore abbia incontrato un altro personaggio iconico del mondo Fiat, come Luca Cordero di Montezemolo. Particolare che non è sfuggito al segretario nazionale della Fiom, Giorgio Airaudo. “E’ una scelta discutibile – osserva – ma non si può che registrare che la campagna elettorale di Monti inizia da Melfi. In campo si vedono già le tre M: Monti, Montezemolo, Marchionne”. Parole condivise dal segretario della Cgil, Susanna Camusso: “La preparazione che è in corso in queste ore per la giornata di domani, in cui a Melfi ci sarà un grande affollamento con Marchionne e con il presidente del Consiglio, lo trovo proprio uno spot elettorale e non una scelta di politica industriale”. Due reazioni coincidenti, che confermano l’assunto iniziale: Monti è in campo ed è campagna elettorale.

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