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San Salvario come Scampia: parte la bufera contro Paola Bragantini

Redazione Quotidiano Piemontese

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paola-bragantiniLa decisione del Pd provinciale di Torino di inserire San Salvario nella manifestazione nazionale contro la povertà del 13 aprile ha scatenato maretta nel partito e ironia tagliente su un quartiere multietnico, con locali di tendenza e una speculazione edilizia che ha portato ai quattromila euro a metro quadro per un alloggio. E’  già nata una pagina su Facebook intitolata San Salvario non è Scampia che si presenta esplicitamente:  “Il Pd di San Salvario ha aderito alla manifestazione nazionale contro la povertà, dicendo che il nostro quartiere è uno dei più degradati e poveri d’Italia. Scampia ha dei problemi drammatici, tutti conosciamo San Salvario invece. Mobilitiamoci!”.

La segretaria provinciale Paola Bragantini sulla sua pagina Facebook  aveva presentato l’evento: “Sabato prossimo il PD nazionale promuove una manifestazione contro vecchie e nuove povertà. Un esempio da raccontare per ogni grande citta, una esperienza di progetti, di integrazione, di interventi sociali. Se c’è una esperienza torinese oggettivamente positiva da raccontare, è proprio quella di San Salvario, un quartiere che ha trasformato le difficoltà in opportunità, la specificità in caratteristica. Che senso ha una manifestazione del genere, se non almeno per dimostrare che possiamo farcela, che c’è una prospettiva, che c’è una speranza concreta di riscatto?”. Ha però ricevuto reazioni indignate come ad esempio: “Scusi onorevole ,ma voi partecipate?Mi scusi ,cosa ne sapete voi della povertà …..Tra lei e suo marito non portate a casa piú di ventimila euro al mese ? Scusi la franchezza vada a fare shopping ……è piú conveniente” .

L’assessore Ilda Curti scrive su Facebook: “San salvario non è Scampia. Le parole sono importanti. È grave usarle male e in modo banale. Tutti i quartieri hanno una storia e banalizzare tanto per offende tutti. Anche chi nella povertà, quella vera che distrugge relazioni, coesione, progetti ci vive tutti i giorni. E non è il caso di San salvario, che ha reagito ala conflittualità sociale (non alla povertà) grazie al suo tessuto sociale, alla buona amministrazione e all’intelligenza collettiva che lo rende, oggi, un posto in cui vale la pena vivere”

 

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