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Cronaca

Smascherato via Facebook un pestaggio brutale al Valentino

Redazione Quotidiano Piemontese

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pestaggio-valentinoLa Polizia ha aperto un’inchiesta sull’aggressione di nove giovani vestiti di nero contro un ragazzo, domenica mattina al Parco del Valentino: dopo che uno dei testimoni ha inserito le foto dell’episodio su facebook. I testimoni hanno raccontato un’aggressione brutale contro un ragazzo colpito con calci, pugni e manganellate. Scrive Nuova Società: Due scatti fotografici stanno facendo il giro dei social network, in particolare facebook. Mentre corrono le immagini di drammatici fatti di Istanbul e dei pestaggi dieci contro uno della polizia sui manifestanti, queste due fotografie procurano lo stesso dolore e la stessa rabbia. Non siamo al Gezi Park, ma al parco del Valentino, a Torino.
Nelle foto, domenica, si vede un gruppo di sette uomini, mentre un’altra persona è a terra. Nelle immagini, visibili nella nostra gallery, la scena è fin troppo bene descritta: la vittima si chiude a “uovo” mentre dall’alto piovono calci e pugni. A terra, una seconda persona: non è chiaro se stia cercando di proteggere l’aggredito, o se sia vittima anch’essa. 

In particolare uno del branco, con i pantaloni mimetici, è intento a colpire violentemente con un “low kick”, come è chiamato nel linguaggio tecnico delle arti marziali, la testa dell’uomo.

Qualcuno tra i sette, seppur con scarso successo, sembrerebbe cercare di trattenere chi vuole ulteriormente infierire sulla persona a terra.
Se si osservano bene gli scatti, si nota che l’uomo che sta sferrando il calcio impugna con la mano destra un manganello estraibile. Quelli di ferro, per intenderci. Così anche un altro partecipante al pestaggio. Tutti gli appartenenti al gruppo indossano abiti scuri simili a quelli dei paramilitari. Non solo. Portano guanti di pelle, all’apparenza quelli “corretti” con placche di metallo sulle nocche, frequentemente utilizzati dai buttafuori dei locali. Viene il sospetto che si tratti proprio di questi ultimi. Colpisce anche che l’azione sia stata eseguita a volto scoperto, come se gli uomini non temessero ripercussioni.

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