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Politica

L’asse Fassino – Renzi può servire al PD e a Torino ?

Redazione Quotidiano Piemontese

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renzi-fassinoLettera 43 porta l’attenzione su una possibile alleanza fra Matteo Renzi e Piero Fassino finalizzata al Governo nazionale, con buona pace dei problemi piemontesi.

Fassino, infatti, nel suo discorso di insediamento ha messo nel mirino «i 16 decreti che in 18 mesi hanno falcidiato le casse dei Comuni» e ha intenzione di imporsi con maggior vigore sulla politica nazionale, alla ricerca di un taglio su temi scottanti come il patto di stabilità, la spending review e l’Imu.
A Letta, il sindaco piemontese ha chiesto «di coinvolgere in questa fase particolare i Comuni nelle fasi di confronto» e ha precisato che «non si può rivedere la seconda parte della Costituzione senza tener conto degli enti locali».
Un nuovo grattacapo per il premier che è già impegnato a risolvere le tensioni tra Partito democratico e Popolo della libertà.
La vera spina nel fianco per Letta, però, rimane il nuovo asse Fassino-Renzi. Con Delrio che non rimane certo in disparte, tanto che il ministro ha già contattato il sindaco di Torino per suggerirgli di fare pressing sul governo. Che poi non è altro che la strategia del rottamatore, impegnato da tempo a tirare stilettate all’esecutivo che a sua detta sta vivacchiando senza risolvere i problemi del Paese.
D’altra parte un avvicinamento tra Fassino e Renzi si era già avuto ad aprile, quando il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano era alla ricerca di una personalità cui affidare il governo di larghe intese. «È la persona migliore per guidare un esecutivo del presidente», disse il sindaco piemontese, prima che venisse indicato Letta.

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