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Stesso presidente da 24 anni, nei guai l’Aiace… ma potrebbe trattarsi di ripicca

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aiaceLa procura di Torino, per mano del pm Enrica Gabetta, sta indagando sull’Aiace, l’Associazione Italiana Amici Cinema d’Essai. La guardia di finanza è già stata in via Maria Vittoria per acquisire documenti e capire come sia stata gestita l’associazione negli ultimi decenni. Sicuramente in maniera poco regolare per quel che riguarda le regole associazionistiche visto che oltre dieci anni non c’è una riunione associativa, che il presidente è Gianni Volpi dal 1989, che le cariche elettive non sembrano essere molto elettive. E ciò nonostante l’Aiace ottiene ogni anno finanziamenti pubblici e quote associative. Eppure l’Aiace fnziona bene, ha associati in crescita costante, ogni anno organizza corsi, propone sconti per gli ingressi al cinema, organizza il Sottodiciotto Film festival e gestisce il CnC, Centro Nazionale del Cortometraggio. Il fascicolo della procura è al momento senza indagati e senza ipotesi di reato. E a dirla tutta l’inchiesta nasce dalla denuncia di Massimo Quaglia, un docente di cinema che faceva parte del direttivo dell’Aiace Torino ed era parte attiva nell’organizzazione del SottoDiciotto. Negli ultimi mesi la sua collaborazione è stata tagliata e poi Quaglia è stato espulso dall’associazione. Da qui, presumibilmente, la denuncia. Anche perchè, nota non di poco conto, Quaglia è marito di Sara Cortellazzo, per anni ai vertici dell’associazione in quanto Segretaria Generale. Sulla Cortellazzo pende infatti una denuncia fatta dalla stessa associazione perchè si sarebbe appropriata di circa 130 mila euro provenienti dai fondi associativi. L’accusa è di aver creato una vera e propria contabilità parallela che le permetteva di “fare la cresta” in maniera dettagliata e continuativa. Abbiamo l’impressione che la faccenda non si chiuderà tanto presto.