Cuneo
Crescono i cittadini che hanno firmato le petizioni per mantenere in vita la Cuneo – Breil – Ventimiglia – Nizza


Considerato che:
-sulla linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza pende una grave minaccia di chiusura a causa di mancanza di fondi gli stati Italiano e Francese si trovano ad affrontare una difficile situazione economica;
-finanziamenti superiori a quelli immediatamente necessari alla sopravvivenza della linea ferroviaria sono stati comunque reperiti per il raddoppio del tunnel stradale di Tenda;
-il traffico veicolare nelle due valli, Vermenagna e Roya, contribuisce all’inquinamento atmosferico e si aggiunge a quello delle conurbazioni cui la linea fa capo;
-la sicurezza nell’attuale tunnel stradale è garantita dal senso unico alternato e dagli interventi portati a termine di recente;
-la ferrovia salva le due valli dal prevedibile aumento di traffico di automobili e camion se si raddoppiasse il tunnel stradale;
-le strade di accesso al tunnel sono già oggi sature di traffico;
-la ferrovia offre un’alternativa fortemente competitiva dal punto di vista economico e patrimoniale;
-la sua elettrificazione renderebbe possibile il trasporto merci;
-la sua chiusura è fuori ogni logica.
Noi, abitanti e turisti di area alpina, cittadini europei, automobilisti e motociclisti, non siamo più disposti ad accettare che finanziamenti vadano ad un progetto stradale e che allo stesso tempo manchino per garantire duratura esistenza alla linea ferroviaria. In un’epoca in cui tutti i paesi europei affermano la necessità di passare dal traffico stradale a quello ferroviario, riteniamo più che mai urgente che gli investimenti per i grandi lavori alpini siano consoni a tale indirizzo.
Si ai treni
No all’incremento del traffico veicolare nelle valli delle AlpiChiediamo ai rappresentanti delle regioni Liguria, Piemonte e Provence-Alpes-Cote d’Azur di pronunciarsi per l riconoscimento di priorità di investimenti finanziari per il mantenimento e il miglioramento della linea ferroviaria Cuneo-Breil-Ventimiglia-Nizza.
Chiediamo inoltre che facciano pressione sugli organi competenti dei due Stati affinché la gestione della linea ferroviaria sia rinegoziata con criteri di equità ed efficacia.

