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Lavoro

Aumenta la disoccupazione in Piemonte: nel 2013 al 10,6%

Redazione Quotidiano Piemontese

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disoccupazione_ordinaria_2010Secondo i dati Istat 2013 la disoccupazione nella nostra regione è passata dal 9,2 al 10,6% con un aumento di 26 mila disoccupati rispetto all’anno precedente. Il totale delle persone in cerca di occupazione in Piemonte è quindi arrivato a 213.455 unità. Anche se il dato resta inferiore alla media italiana, arrivata al 12,2%, si tratta di un risultato molto negativo se comparato al resto Nord: il Piemonte è le regione peggiore seguita dalla Liguria, seconda, è al 9,9%, Allarmante il livello di disoccupazione giovanile: i senza lavoro sono il 40,2% dei ragazzi tra i 15 e 24 anni nel 2013, l’8,3% in più dell’anno prima. Guardando le singole province, il record negativo spetta a Novara con il 12,4%. Il Novarese, questa volta insieme all’Astigiano, è l’area in cui maggiore è l’incremento sul 2012: +2,1%. Solo ad Asti, però, in un anno è scesa la disoccupazione giovanile, riducendosi dal 39,2 al 28%. La zona con meno disoccupati rimane la Granda con 19.090 unità (6,9% della forza lavoro). Per gli under 24 anni il tasso è al 22,8%.

Sull’argomento è intervenuto quest’oggi Luigi Angeletti, segretario generale Uil, a margine del consiglio confederale piemontese del sindacato: “Ridurre le tasse sul lavoro è il primo passo per ridurre la disoccupazione. In Italia – ha proseguito il leader Uil – da quando sono aumentate le tasse è aumentata la disoccupazione. Capisco che chi governa ha qualche difficolta’ a farlo e quindi cerca di coprire questa difficolta’ con un sacco di belle parole, pero’ non ci sono scorciatoie. Sarebbe curioso – ha concluso Angeletti – se il secondo governo di centrosinistra riducesse le tasse alle imprese e non ai lavoratori”.

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