Seguici su

Asti

Bollicine in famiglia, non solo per le feste. Indagine sugli spumanti nella Gdo: l’Asti perde punti

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

spumanteIl Corriere Vinicolo, organo di informazione dell’Unione italiana vini, ha pubblicato di recente un’indagine sulle vendite dei vini italiani nella Gdo (Grande distribuzione organizzata) nel 2013 con una sorpresa tutta bollicine, visto che gli spumanti hanno ottenuto un buon riscontro di presenza sul mercato. I metodi classico e charmat, trainati dall’onda Prosecco, si sono comportati bene in termini di vendita. Bilancio in crescita, anche se modesta. Il contributo a tale saldo nei vari supermercati del Bel Paese è, da una parte il metodo classico, cresciuto del 2% circa, a circa 70 milioni di euro, dall’altra gli Charmat, che fanno +3% a volume e +4% a valore, quasi 225 milioni di euro. Ci sono i soliti distinguo. L’Asti, ad esempio, di solito il re delle feste, soprattutto nel periodo natalizio quando le vendite sono maggiori del resto dell’anno, archivia un anno poco soddisfacente con saldo zero sui valori e un -4% sul dato volumico, mentre fa bella figura il comparto Prosecco con un +10% di crescita e quasi 100 milioni di euro. Una bottiglia su tre di spumante, venduta al supermercato, è Prosecco. Successo nato dall’idea di avvicinare gli italiani consumatori, anche durante la crisi economica, allo spumante in momenti considerati non canonici del calendario. Insomma, brindisi si, ma non solo per le feste.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese