Seguici su

AstiCittadiniEconomiaLavoroPiemontePolitica

Confermata a Roma la fine dell’Askoll. Fiorio: atteggiamento di netta chiusura che toglie ogni speranza

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

 Sembrava poter esserci un po’ di tregua tra i rappresentanti sindacali e i vertici Askoll ma la recente visita a Roma, al Ministero dello Sviluppo Economico, ha ribadito il no secco del’azienda, determinata a fermare la produzione negli stabilimenti di Castell’Alfero. “Un atteggiamento di netta chiusura, che toglie ogni speranza sul futuro dell’azienda e delle maestranze – commenta Massimo Fiorio, deputato Pd, vicepresidente commissione agricoltura Camera dei Deputati – La proprietà ha ribadito l’intenzione di cessare, a giugno, l’attività nello stabilimento. Per scongiurare questa ipotesi le istituzioni tutte si sono impegnate a trovare forme di mediazione e a mettere in campo incentivi, ma senza risultato: l’azienda è rimasta sorda a qualsiasi ipotesi di soluzione. Nell’incontro al ministero ho ricordato che è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto lavoro che prevede sgravi contributivi per i lavoratori delle aziende del ‘bianco’ in crisi: ma la Askoll non ha ritenuto di cogliere questa opportunità”. Per il deputato astigiano restano punti oscuri, nella vicenda Askoll, da chiarire al più presto, a partire dal piano riservato sulla chiusura dello stabilimento, redatto negli stessi tempi in cui veniva inviata domanda a Roma per il rinnovo (poi ottenuto) dei contratti di solidarietà.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Iscriviti al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese