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Traffico di animali, salvati 220 cuccioli di cane e portati a Refrancore

Redazione Quotidiano Piemontese

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WCENTER 0WNICITNBO  -  ( nardelli antonio - IMG_6652.JPG )È stata la veterinaria Marina Ferreri a salvare i 220 cuccioli sequestrati sull’A13 mercoledì mattina. Mastino napoletano, bulldog francese e inglese, chihuahua, pinceer, yorkshire terrier, alani, spitz, cavalier king, husky, labrador, akita inu, jack russel e maltese, in quelle gabbiette piccole e scomode di metallo c’erano cagnolini di tutte le razze più pregiate che i trafficanti avevano strappato ad appena tre mesi alle loro madri in Ungheria per poi rivenderli nel napoletano. Ore e ore stipati in un camion, liberati dalla polstrada di Altedo, all’altezza di Malalbergo (Bologna) in un normale controllo di routine. Il responsabile dell’Eital, Ente Italiano Tutela Animali e Lupo, Antonio Colonna, aveva seguito la vicenda fin dalla partenza dall’Est Europa e ha dato lui le indicazioni alla polizia per identificare il traffico di animali. Difficile però trovare una struttura disposta ad accogliere 220 cani:

Molti cuccioli hanno rischiato di morire durante il viaggio, per questo li abbiamo fatti fermare per una notte in un centro di Modena dove hanno avuto i primi soccorsi. Poi la partenza per Asti.

Precisamente Refrancore, dove l’ambulatorio veterinario della dott.ssa Ferreri ha provveduto alle visite del caso, per poi trasferire i cuccioli nel vicino carcere di Quarto, resosi disponibile ad ospitarli momentaneamente.
L’autista del camion lavorava per una società di Aversa che, con documenti falsi, aveva acquistato i cagnolini da un allevamento ungherese per circa 22mila euro, ma contava di rivenderli poi a circa 800-1.000 euro ciascuno, per un valore totale di oltre 100mila euro. Immediata la denuncia per maltrattamento di animali, traffico illecito ed introduzione illecita di animali da compagnia.