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Cronaca

Era inventata l’aggressione all’ex autista del magistrato del processo #NoTav

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notav-libetiSi era inventato tutto Giuseppe C., autista del pm Antonio Rinaudo, impegnato nel processo ai NoTav. L’uomo aveva denunciato di essere stato aggredito la sera del 10 aprile scorso da alcune persone armate di coltello, che lo avevano malmenato accusandolo di essere “servo dei servi”. L’episodio aveva suscitato sconcerto e una pioggia di dichiarazioni di sostegno all’autista ferito e ai magistrati impegnati nel processo NoTav. Solo che ora si scopre che quella storia era tutta inventata. Il procuratore reggente Sandro Ausiello, con l’aiuto della Digos, ha analizzato decine di immagini, ascoltato testimoni e sentito i periti che hanno visitato l’autista. Ebbene non ci sono testimoni di quanto sarebbe accaduto, le telecamere posizionate nella zona della presunta aggressione non hanno registrato nulla e nemmeno le ferite riportate dall’uomo sono compatibili con il racconto dell’aggressione subita. Insomma Giuseppe C. si è inventato tutto. Ora l’uomo è indagato per procurato allarme. L’ipotesi principale è che fosse stressato e deluso da un lavoro che non gli piaceva e che aveva dovuto accettare come ex carabiniere privato del porto d’armi.

“Quella dell’autista che si è inventato l’aggressione No Tav è una storia che sconcerta e rattrista”. Così, in una nota, il senatore Pd Stefano Esposito, vicepresidente della Commissione Trasporti e particolarmente attivo nella campagna in favore della contesta opera. “Questa storia tuttavia dimostra che la magistratura torinese e le forze dell’ordine indagano su tutto e su tutti, senza alcun pregiudizio o tutela particolare nei confronti di qualcuno”.
Opposto il commento di chi si oppone all’opera. Su notav.info si legge: “Lo avevamo detto subito. Ci chiediamo ora con più forza quando si indagherà veramente” su altri episodi di intimidazione attribuiti ad attivisti e simpatizzanti”.

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