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Il Pd piemontese trascina Davide Bono in tribunale per le sue dichiarazioni su Greganti

Redazione Quotidiano Piemontese

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davide-bonoDavide Bono, Movimento 5 Stelle, si ritroverà in tribunale per volontà del Pd piemontese. Dopo i commenti relativi all’arresto di Primo Greganti, noto come il “compagno G”, ex Pci negli anni Novanta, accusato di aver intascato milionarie mazzette all’epoca e in seguito sospeso dal Pd per corruzione sugli appalti relativi all’Expo Milano 2015, si passa dalle dichiarazione verbali a quelle scritte sulle carte bollata da presentare in giudizio. Bono, in merito a tale arresto ha affidato ad una nota la propria opinione scrivendo che dal vecchio Pci, travolto da Tangentopoli, provengono i maggiori membri del Pd e si è riferito anche a Piero Fassino, Fabrizio Morri, deputato e Sergio Chiamparino. Secondo il grillino, c’è continuità tra il vecchio Pci e il partito di Fassino. Davide Gariglio, segretario regionale ha assegnato una mansione in segreteria a Giancarlo Quagliotti, coinvolto anche lui in questioni giudiziarie insieme a Greganti ed entrambi condannati per tangenti. Insomma, Bono spara a raffica contro alcuni esponenti pieddini che si rimbalzano cariche dirigenziali o politiche. E ora il Pd lo chiama in tribunale.

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