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Cronaca

In una lettera anonima dei sedicenti Nuclei Operativi Armati, un appello ai NoTav perché passino alla lotta armata

Redazione Quotidiano Piemontese

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notavCon una lettera anonima siglata da sedicenti Noa, Nuclei operativi armati, già comparsi in un documento dello scorso febbraio, inviata alla redazione dell’Ansa di Torino, si invitano i delusi dal Movimento NoTav a costituire un unico fronte di lotta. Nella lettera sta scritto: “on siamo più disponibili ad alcun rapporto con chi ha consentito la sconfitte del Movimento e con chi ha dimenticato e abbandonato i compagni detenuti.
I nostri obbiettivi sono stati dichiarati abbiamo osservato il vostro fallimento, abbiamo continuato il nostro addestramento strategico e operativo e siamo pronti a colpire” . Nel testo vengono citati Petronzi, Virano,Esposito e i giornalisti Numa, Griseri, Babando. Secondo la lettera: “Il governo Renzi è ancora più insidioso dei governi tecnocratici e di Berlusconi. 

Il testo completo della Lettera dei N.O.A arrivata all’Ansa di Torino

In Val di susa il movimento ha fallito

Come era prevedìbile la lotta popolare contro il TAV in Val di susa è stata portata alla sconfitta da una strategia politica completamente sbagliata.
Avevamo avvertito i compagni leninisti che senza un’azione dì forte rottura nei metodi.il sistema borghese avrebbe messo a tacere e represso il Movimento.
Dopo la brutale repressione messa in alto da politici, polizie e magistrati, avevamo chiaramente indicato obbiettivi e strategie per rispondere a questa azione da parte delle strutture dello stato, avevamo chiarito che era necessario che ogni gruppo di azione si dovesse impegnare per dare la propria solidarietà rivoluzionaria ai compagni arrestali o tenuti sotto osservazione, rispondendo senza ulteriori ìndugi attraverso l’azione armata, attaccando strutture e uomini responsabili della scelta repressiva e della detenzione dura dei compagni. Senza la solidarietà viene a mancare il principio cardine su cui vive l’azione rivoluzionaria del Movimento.
Nella riunione di marzo abbiamo spiegato ai presunti leader del Movimento NoTav,che la loro condotta avrebbe distrutto la partecipazione popolare e demotivato i gruppi di azione presenti sul territorio.pronti al salto di qualità nella lotta.
Avevamo ragione, come dimostrano i fatti di questi ultimi mesi.
Come sempre i borghesucci di Askatasuna hanno voluto proseguire con la strategia del campeggio delle assemblee con amministratori e con i ridicoli attacchi al cantiere buoni per rafforzare i sindacati di polizia, Petronzi, Virano,Esposito: per non parlare delle querele che sono state tutte archiviate ottime per portare via qualche misero euro ai pennivendoli Numa, Griseri, Babando, ma che non hanno minimamente ridotto al silenzio come ci avete voluto raccontare il senatore,che anzi continua senza sosta ad indicare obbiettivi da colpire. Dov’è finita la denuncia.ispirata dalle fonti interne al PD,che dimostrerebbe gli interessi della famiglia Esposito a Chiomonte?
L’incontro di marzo poteva essere lo. grande occasione per saldare un’ alleanza rivoluzionaria invece è stato l’ennesimo e definitive fallimento del gruppo marxista – leninista.
Contro lo stato borghese e reazionario non si utilizzano denunce, tribunali e avvocati.per battere e ridurre al silenzio i nemici si pratica la lotta annata.
Ora ci chiedete dopo aver miseramente fallito di ripartire con i gruppi di azione armata. Non siamo più disponibili ad alcun rapporto con chi ha consentito la sconfitte del Movimento e con chi ha dimenticato e abbandonato i compagni detenuti.
I nostri obbiettivi sono stati dichiarati abbiamo osservato il vostro fallimento, abbiamo continuato il nostro addestramento strategico e operativo e siamo pronti a colpire i responsabili le nostre alleanze internazionali ci rendono autonomi dal circuito antagonista leninista.
Il prossimo autunno segnerà la ripresa della lotta di liberazione popolare dal sistema borghese.ll governo Renzi è ancora più insidioso dei governi tecnocraticì e di Berlusconi viene infatti sostenuto dalla stampa filo-sionista che ne gonfia il consenso ma la crisi è grave e non potrà reggere a lungo.
Lanciamo un appello alle compagne e ai compagni delusi dalla strategia del campeggio affinché si uniscano ai N.O.A e ai gruppi di azione armata. Basterà assestare il primo colpo e il sistema comincerà a scricchiolare.sarà un settembre di lotta e di fuoco

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