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Cronaca

Affitto da 37 mila euro da pagare, Museo dello Sport di nuovo a rischio chiusura. Il presidente Arisi: “Partecipate alla nostra asta di cimeli”

Redazione Quotidiano Piemontese

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DSC02014 (FILEminimizer)Come a tutti i sogni, c’è chi ci crede e chi no. Sognatore con le spalle larghe è Onorato Arisi che da anni lotta per dare vita alla passione di milioni di italiani aprendo le porte del Museo dello Sport a Torino. Dall’altra parte, dal lato di chi alle belle speranze antepone l’esazione dei freddi soldi, c’è la città di Torino che nei giorni scorsi ha recapitato ad Arisi una raccomandata dal contenuto poco onirico: 37 mila euro da pagare entro 15 giorni, l’affitto di tutto il 2014 per i locali dello stadio Olimpico utilizzati per esporre i cimeli. “Non ho nessuna intenzione di pagare, né ne ho la possibilità. Gli accordi erano diversi” ci spiega il presidente del Museo dello Sport. “Prima delle vacanze con l’assessore Gallo si era discusso di una riduzione dell’affitto, se non addirittura di una sospensione totale per l’intero 2015”. Già, il 2015, anno in cui Torino diventerà una sorta di imbuto per il turismo, un’occasione irripetibile. “L’Expo a Milano, l’ostensione della Sindone e soprattutto Torino capitale europea dello sport. Se non funziona nemmeno il 2015, vuol dire che non funzionerà mai. E chiuderò”. Non è la prima volta che Arisi minaccia la chiusura del Museo, ma ora è giunto ad un bivio da cui è difficile tornare indietro. “A giugno e luglio siamo andati molto bene grazie ai numerosi gruppi dell’estate ragazzi e degli oratori che sono venuti ad ammirare le nostre collezioni. Ora stavo iniziando a programmare con un minimo di serenità in più tante nuove iniziative per i prossimi mesi e invece il Comune è solo capace a chiedermi soldi. Non voglio un premio, ma penso che ci sia qualcosa che non va se invece che avere un occhio di riguardo per chi, in un momento come questo, ha il coraggio di investire, gli si rompono le scatole. Gli sportivi di tutta Italia amano questo Museo, qualcun altro no”. I 37 mila euro all’anno sono una cifra che le casse del Museo dello Sport di Torino non possiedono. Per rilanciare un luogo in cui giacciono le maglie ed i trofei di campioni come i fratelli Abbagnale, Stefania Belmondo, Iosefa Idem, i giocatori di Juve, Toro e tutte le altre squadre d’Italia e molti altri ancora, Onorato Arisi ha lanciato un’asta di memorabilia che sabato 27 settembre, a partire dalle ore 10,30 scatenerà la gara tra collezionisti e semplici appassionati su tantissimi oggetti appartenenti a tutti gli sport. “La collezione del Museo non verrà minimamente toccata o impoverita, sia chiaro. Si tratta di cimeli provenienti da privati, molti dalla mia collezione personale e questo dimostra quanto io sia pronto a sacrificarmi per il bene di questa istituzione”. Dalla maglia autografata di Pelè a quella del campione del mondo di ciclismo Paolo Bettini, dalle medaglie olimpiche ai poster di Ayrton Senna, il 27 settembre sarà davvero un sogno ad occhi aperti per chi ama lo sport e la storia di questo Paese. Sempre che nessuno voglia interrompere questo sonno appassionato.

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