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Economia

La Città di Torino cerca casa: 7 sedi (e ben 1500 dipendenti) verranno riunite in un’unica grande struttura. Al vaglio due ex stabili Fiat ora vuoti

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torino_municipioTorino cerca casa. Accanto a Palazzo di Città, che era e rimarrà il cuore pulsante della politica subalpina, l’amministrazione comunale ha infatti deciso di riunire in un’unica sede tutti gli uffici che ora sono sparsi in vari edifici del centro, costosi (3 milioni l’anno circa in bollette) e spesso bisognosi di manutenzione (previsti a questo scopo 25 milioni nel prossimo quinquennio). Non solo: accanto a questi risparmi, gli stabili attualmente occupati potrebbero essere rivenduti alla Cassa Depositi e Prestiti, per una cifra che balla fra i 40 e i 50 milioni, come già anticipato tempo fa. Insomma, sulla base di quanto relazionato dall’Assessore al Bilancio, Gianguido Passoni, non ci sono dubbi che l’unificazione in un luogo unico sia giusta e conveniente. Il problema è trovarlo, il posto.

Già, perchè le dimensioni sono notevoli: si cercano uffici in grado di contenere 1500 dipendenti, non meno di 18.000 metri quadrati sono necessari. E’ stata abortita sul nascere dallo stesso Passoni l’idea di seguire l’esempio della Regione, costruendo qualcosa ad hoc, magari un grattacielo gemello: “In una città con tanti fabbricati dismessi sarebbe impensabile non riutilizzare quel che già c’è”. Gli stabili che saranno dismessi sono (esclusi gli uffici dell’Economato, in via Bixio 44) quelli elencati nell’immagine sottostante. Per la nuova sede, invece, al momento ci sono due idee, entrambe corrispondenti ad altrettanti costruzioni che ospitavano parti della Fiat che fu. Il primo è la storico edificio di via Marochetti, 20.000 mq oggi senza utilizzo; il secondo l’ex Fiat Engineering di corso Ferrucci, oggi proprietà di Beni Stabili, forse perfin sovradimensionato con i suoi 51.000 mq, tutti vuoti.

comune torino - uffici distaccati da dismettere

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