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14 mila multe spedite a Torino da un dirigente non più in carica: potrebbero essere tutte annullate in quanto illegittime

Redazione Quotidiano Piemontese

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multeDopo quanto accaduto a Milano scoppia un affaire multe anche a Torino per oltre 14 mila notifiche accertate dal 2010 al 2013 che potrebbero essere impugnate dai cittadini e potenzialmente annullate in quanto illegittime dato che per tre anni a firmare gli atti spediti ai malcapitati da Soris, incaricata della riscossione, è stato un dirigente che dal 2010 non era più responsabile di quel settore. Gli atti finiscono in Procura e  Forza Italia chiede la testa dell’assessore Mangone, mentre di parla di minacce e mobbing al dirigente che per primo ha sollevato il caso. 

Scrive lo Spiffero:

Il bubbone è esploso oggi, durante la riunione della Commissione Controllo di gestione di Palazzo Civico, ma già in passato c’era chi aveva evidenziato dettagliatamente all’amministrazione quanto stava accadendo. Tutto prende il via da una lettera anonima giunta sulla scrivania del capogruppo di Forza Italia Andrea Tronzano, il quale si attiva e predispone un accesso agli atti, sulla base del quale chiede una seduta ad hoc della Commissione stessa. Nella missiva si fa riferimento a un dirigente che dopo aver denunciato il caso sarebbe stato “insultato, minacciato e trasferito”. Identikit che si staglia perfettamente sul profilo di Marco Cassi. A quanto trapela sarebbe stato proprio lui a subire una vera e propria azione di mobbing, al punto da non riuscire più ad accedere né al vecchio ufficio né alla postazione pc dove sono conservati gli atti della sua denuncia (addirittura un capo d’abbigliamento sarebbe rimasto lì dove l’aveva lasciato prima di essere tempestivamente rimosso). A domande esplicite da parte dei commissari – lei attualmente è in malattia? Ha ricevuto minacce? Si ritiene vittima di azioni di mobbing? – l’interessato avrebbe risposto con tre eloquenti “no comment”.

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