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Cultura

Primo Levi tradotto in inglese aiuta a far conoscere Torino e il Piemonte

Redazione ef

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Con il titolo di “The Complete Works of Primo Levi” (editore Liveright), tremila pagine e quindici anni di lavoro di nove traduttori, la pubblicazione in inglese dell’opera omnia di Primo Levi, racchiusa in tre eleganti tomi in bianco e nero, ha numerosi meriti, tanto che sarà presentata addirittura alle Nazioni Unite a New York in maggio.
Costituisce un lavoro monumentale che completa e rende organica e uniforme la traduzione degli scritti dell’autore torinese, di cui fino ad oggi i testi più noti all’estero rimangono quelli del testimone e sopravvissuto ad Auschwitz Se questo è un uomo e La Tregua, che sono stati infatti tradotti in oltre 30 lingue, incluso l’arabo, il farsi e il vietnamita.
Oggi tuttavia, i lettori anglofoni possono scoprire anche le sue pagine meno note di scienza, storia, fantascienza, tra cui per esempio, la raccolta di racconti Il sistema periodico dove episodi autobiografici e racconti di fantasia vengono associati ciascuno ad un elemento chimico e che la prestigiosa Royal Institution del Regno Unito definì come il miglior libro di scienza mai scritto.
Un’opportunità infine di far conoscere, grazie alla sua prosa lucida e sintetica, la nostra città, Torino, e il Piemonte: le montagne così amate, la casa di corso Re Umberto dove nacque, visse – tranne per il periodo di Auschwitz – e morì, la fabbrica di vernici di Settimo dove lavorò come chimico industriale: luoghi, sentimenti, riflessioni che testimoniano di una torinesità genuina e asciutta ormai quasi scomparsa, a cui oggi hanno accesso anche i lettori di lingua inglese.

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