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Ambiente

A Torino sgravi fiscali per chi rivende l’usato invece di buttarlo

Redazione Quotidiano Piemontese

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La città di Torino stipulerà un Protocollo di Intesa con gli operatori aderenti alla Rete Onu (Rete nazionale operatori dell’usato) per sperimentare un sistema di calcolo del beneficio ambientale derivante dall’estensione della vita utile dei prodotti a seguito della loro sottrazione al circuito dei rifiuti. La sperimentazione durerà circa sei mesi. Al termine della sperimentazione, il calcolo del potenziale beneficio economico sarà associato ai comportamenti virtuosi e applicato quale sconto sulla tassa rifiuti che gli esercizi commerciali aderenti alla rete Onu versano alla Città di Torino, nella misura del 30% della parte variabile della tassa (quella associata alle tipologie merceologiche). I dati saranno rappresentati in fattura in termini di CO2 non emessa e di sconto calcolato con l’algoritmo realizzato da Rete Onu.

Il beneficio dello sgravio Tari è concesso in funzione del maggior onere che gli aderenti alla rete Onu dovranno affrontare al fine di predisporre gli strumenti di calcolo adeguati e di provvedere a un sistema trasparente di fatturazione e rendicontazione. Conclusa la sperimentazione, la Città valuterà quali provvedimenti amministrativi adottare al fine di rendere effettivo il sistema, coinvolgendo gli operatori economici interessati e i cittadini.

La Città istituirà un elenco degli operatori del riutilizzo dotati del sistema di calcolo, fissandone le regole di adesione e di operatività.

Nella logica tipica della cosiddetta “economia circolare”, il sistema di calcolo quantifica il costo di smaltimento dell’oggetto qualora fosse immesso nel ciclo dei rifiuti. L’utilità del sistema così creato è certificata da diversi elementi. L’estensione della vita dei vecchi oggetti permette di conservare risorse e ridurre la produzione di gas serra, ridurre la produzione di rifiuti, far emergere dal “nero” le attività e produrre nuovi posti di lavoro e nuova fiscalità.