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Cronaca

Ricoverato al Santa Croce di Cuneo cade dalla barella e muore alcuni giorni dopo, aperta inchiesta

Redazione Quotidiano Piemontese

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L’unica cosa certa, al momento, è che morto. Il resto, ancora, sono tutte ipotesi. Era martedì 11 quando, Carlo Bono, 74enne ex impresario di Borgo San Dalmazzo, è stato ricoverato all’ospedale Santa Croce di Cuneo.
Quel giorno Bono doveva essere trasferito dalla stanza del reparto in cui era ricoverato in un laboratorio, per essere sottoposto ad un trattamento terapeutico. Sulla porta della stanza, però, la barella su cui era stato sdraiato ha ceduto: a quel punto l’uomo è caduto a terra e ha sbattuto violentemente la testa. Dopo quattro giorni, sabato 16 ottobre, è morto.

Adesso il sostituto procuratore Fiammetta Modica ha aperto un’indagine sulla vicenda per capire se la morte dell’uomo è legata alla caduta: l’autopsia è prevista per venerdì.

Non solo: Modica ha inviato un avviso di garanzia con la contestazione del reato di omicidio colposo a cinque persone: i rappresentanti della ditta che ha costruito la barella, gli addetti alla manutenzione e il responsabile per la sicurezza sul lavoro.

Incolpevoli i medici e gli infermieri: la caduta infatti è stata provocata solo dal cedimento della barella.

Spiega Vittorio Sommacal, avvocato della famiglia della vittima: “La famiglia non ha nulla da rimproverare al personale medico e paramedico, l’assistenza è stata ottimale – precisa  – ma bisogna far luce sulle circostanze del decesso e sulle eventuali responsabilità”.

 

 

 

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